sabato 4 settembre 2021

Liberi fino alla fine

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 451
Credo da sempre che essere davvero liberi voglia dire avere per prima cosa l'opportunità di poter scegliere. Spesso nella vita vari fattori, elementi e/o circostanze costringono ognuno di noi a limitare la possibilità di farlo in ogni circostanza o situazione. Obblighi, impegni e destino che impongono a volte di imboccare strade parallele o traverse rispetto alla principale. La libertà "completa" di scelta subisce in alcuni casi quindi piccole/grandi attenuazioni ma con sempre alla base la capacità o la possibilità di indirizzare il proprio percorso. 
"HA LA VITA INDIPENDENTE" ci sentiamo spesso dire quando decidiamo in totale autonomia cosa fare e dove indirizzarci.
E' bello saperlo e soprattutto avere la sensazione di poter scegliere sempre e comunque per noi stessi anche se poi per i motivi suddetti non sempre utilizziamo questa possibilità. Purtroppo però questa libertà si ferma in un preciso momento, per niente banale.
Molte persone gravemente malate oggi non sono libere di scegliere fino a che punto vivere la loro condizione. Non hanno diritto all’aiuto medico alla morte volontaria, al suicidio assistito o ad accedere all’eutanasia come è invece possibile in Svizzera, Belgio, Olanda, Spagna, Canada, molti Stati degli Stati Uniti e sempre più Paesi nel mondo.
Questo quello che viene scritto dai promotori del referendum per l'eutanasia legale sul proprio sito (clicca qui). Il quesito è semplice e si pone l'obiettivo di introdurre appunto l'eutanasia legale tramite la cancellazione di una parte decisiva dell'articolo 579 del codice penale (omicidio del consenziente).
Tecnicamente il quesito lascia intatte le tutele per le persone vulnerabili, i minori di 18 anni, le persone che non sono in grado di intendere e volere, quelle il cui consenso è stato estorto, e potrà introdurre nel nostro Paese il diritto all’aiuto medico alla morte volontaria. In questo modo si possono abbattere le discriminazioni oggi esistenti, consentendo la possibilità di scegliere un fine vita consapevole, controllato e sereno, anche alle persone malate che necessitano di un aiuto esterno per porre fine alle proprie sofferenze.
Questo invece quello che viene descritto sullo stesso sito tra le ragioni e le motivazioni del quesito.
Credo che sia un'iniziativa che tocca nel vivo un argomento importantissimo, di quelli che riguardano tutti. Una libertà davvero fino alle fine che ognuno di noi dovrebbe avere. La possibilità di scegliere, sempre. Anche in quel momento.
Per questo ho firmato per questo referendum e per questo vi invito a rifletterci. Per dare l'opportunità agli italiani di scegliere e di concedersi un ampliamento di libertà davvero importante. Pensateci davvero e, se posso consigliare, firmate (sul sito trovate dove poter firmare con la possibilità anche della firma digitale)
Per essere davvero e sempre #liberifinoallafine .

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