#KdL - KIAVE di LETTURA n° 453 |
Spero che in molti diranno "chiii?!?!?!?" ma purtroppo il personaggio non è così sconosciuto. Giornalista, firma di giornali importanti, conduttrice televisiva, da alcuni anni ha ampi spazi quotidiani per più ore il giorno dove dibatte di controversie tra persone aprendo dibattiti e dove parla dei fatti quotidiani politici e non (Forum e Stasera Italia). L'altro giorno il suo intervento/pistolotto consueto è di fatto rimbalzato su alcuni social tra lo sdegno e l'incredulità. In sintesi l'intervento è riassumibile così “..come sapete, negli ultimi sette giorni ci sono stati sette delitti, sette donne uccise probabilmente da sette uomini.... a volte però è lecito anche domandarsi se questi uomini erano completamente fuori di testa oppure se c’è stato anche un comportamento esasperante e aggressivo anche dall’altra parte....una domanda dobbiamo farcela per forza in questa sede soprattutto che è un tribunale....esaminare tutte le ipotesi”. E la replica alle (purtroppo troppo poche) polemiche nate toglie di mezzo l'ipotesi del "scusatemi sono stata male interpretata non è quello il mio pensiero" vista la conferma di quella (FOLLE) tesi, rendendo la replica quindi anche peggio della dichiarazione.
Chi ha voglia di ascoltare le parole guardando anche il video relativo (facilmente rintracciabile sui social) potrà notare la nettezza del concetto e la sicurezza del "esaminiamo tutte le ipotesi, ce lo deve il concetto di processo". Mancava solo ammiccasse aggiungendo "LE DONNE LO SANNO" che a volte sono anche loro "un po' a cercarsela".
La prima cosa che mi viene da notare, come premessa molto secondaria rispetto all'elemento centrale dell'intervento, è che definire gli studi televisivi di un programma dai tratti comici/di commedia (per le casistiche e gli attori proposti) come aule tribunale è una forzatura per sostenere la propria tesi che è ai tratti del surreale. La seconda, anche questa secondaria rispetto alla cosa più importante, è che il periodo che stiamo vivendo su questo argomento e la premessa dello stesso discorso (sette delitti in sette giorni) non può che rendere il resto del discorso pericoloso e clamorosamente da stigmatizzare. Per la sua apertura alla possibilità dell'esistenza di un motivazione possibile per i femminicidi e per lo sfregio che realizza ai danni di donne vittime di queste violenze che provano a denunciare per aiutare anche altre donne. Ed arriviamo alla sostanza del discorso.
Da una platea che raggiunge milioni di persone si dice che "tutto sommato bisogna vedere i motivi che portano un uomo ad uccidere una donna perché chissà...." e si apre con quei puntini di sospensione a possibili motivazioni valide. A farlo è una giornalista famosa. Riconosciuta e conosciuta. E pazienza se ha inanellato già gaffe clamorose (Tenco che giocherella con la pistola per caricarsi di emozioni, il popolo del Nord colpito maggiormente dal coronavirus visto che vanno tutti a lavorare perchè più ligi), quella dell'altro giorno oltre che vergognare fa davvero MALE.
E non solo a quelle sette donne in sette giorni, non solo alle vittime da inizio anno, non solo alle donne vittime anche negli anni precedenti, non solo a quelle donne che stanno vivendo oggi quel dramma, non solo alle future donne vittime della follia criminale. A tutti noi. O almeno dovrebbe.
da twt:
RispondiEliminaio credo che dopo questa dovrebbe sparire dalla circolazione...del resto "se l'è cercata" #noncisonoparole
Galga