#KdL -KIAVE di LETTURA n° 492 |
L'arrivo dell'ennesima ondata di caldo sopra le medie, ha di fatto dato il colpo di grazia ai livelli di siccità già adesso clamorosamente preoccupanti pur essendo solo a giugno.
Un inverno senza "PIOGGIA NEVE TEMPESTA" ha portato ad una primavera subito bollente con i fiumi che son diventati ben presto la parvenza dei corsi d'acqua abituali, per trasformarsi in scheletri secchi e senza troppa vita.
Stati di crisi, razionamenti dell'uso dell'acqua, raccolti a forte rischio. Tre delle tante conseguenze del problema esploso e che si sta ampliando sempre più. Una preoccupazione sempre più crescente per i prossimi mesi estivi, una delle tante prove per l'arrivo del tanto temuto surriscaldamento globale.
Ma i livelli di preoccupazione generale in realtà sono più vicini a quelli della succitata siccità: minimi storici. Niente sembra infatti attirare davvero l'attenzione di chi deve decidere di attivarsi per realizzare una modifica nei comportamenti, nelle reali attività e nelle successive e relative leggi necessarie per la svolta che mai come adesso sembra necessaria ed urgente.
Nel frattempo, quello che invece non accenna a diminuire o a scarseggiare sono le tragiche notizie che riguardano i femminicidi. L'ultimo questa notte nel Salento dove Donatella è stata uccisa a coltellate dal marito, sembra per la gelosia senza controllo di quest'ultimo.
Donatella viene dopo Elisabetta che veniva dopo Renata e Gabriela. Questo solo per le vittime di questa ultima settimana appena conclusa. L'osservatorio sui femminicidi in Italia conta 31 donne morte da inizio anno. Fenomeno che in pratica non conosce crisi di nessun genere e rimane negli anni tristemente "rigoglioso" alla stessa maniera. Tragedia che non tocca mai la siccità di numeri inesistenti e di scomparsa di fiumi di sangue, tragica costante dei racconti giornalistici di cronaca. Anche in questo caso niente sembra scuotere davvero interesse ed attività di chi dovrebbe aver il compito di provare a far qualcosa, oltre il rilasciare le solite dichiarazioni di facciata a cose avvenute.
Così due fenomeni così diversi tra di loro diventano sostanzialmente sulla stessa lunghezza d'onda. Quella di tragedie (di tipo diverse) annunciate, arrivate da anni e mai davvero combattute. Frutti di cialtroneria, povertà culturale e delinquenza che non conoscono scarsità o livelli minimi.
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