sabato 23 marzo 2024

Il passato per il futuro

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 584

Una delle "lezioni" che maggiormente ha segnato il mio risicatissimo bagaglio culturale e che più mi porto dentro costantemente è quella che recita più o meno così: "bisogna conoscere il passato per vivere bene il presente e non ripetere nel futuro gli stessi errori".
Con questa considerazione, mi sono ritrovato spesso a dovermici confrontare in vari campi della vita quotidiana ed è tornata di tremenda utilità anche per una notizia di attualità.
E' notizia infatti rimbalzata qua e là nei giorni scorsi quella che riporta la disposizione di un sequestro preventivo da parte di un giudice per le indagini preliminari. Notizia che in molti mezzi di informazione è passata sotto silenzio e che ancora di più ha rappresentato un'inezia per analisti e politici. Cosa che invece così "ininfluente" non mi sembra.
La decisione riguarda Marcello Dell'Utri e sua moglie e la cifra in questione supera i dieci milioni di euro. L'accusa in questo caso riguarda il mancato rispetto della norma che impone ai condannati in via definitiva per fatti di mafia, di comunicare le variazioni del proprio patrimonio per i dovuti controlli. Dalle indagini, ovviamente da confermare da processi e sentenze, quanto non dichiarato ammonta ad una variazione pari ad oltre quaranta milioni, quindi ben di più di quanto sequestrato preventivamente. Per la differenza è arrivata benedetta (ma tu guarda...dove l'ho già sentita?) la prescrizione di controlli arrivati oltre i limiti di tempo della stessa. La parte principale della suddetta somma (ben oltre i dieci milioni) è legata a bonifici con causali "prestiti infruttiferi" e "donazione di modico valore" che i coniugi Dell'Utri hanno ricevuto, dopo la condanna definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa dello stesso Marcello, da un unico mittente. Babbo Natale? Associazione di sostegno dei condannati per mafia? NO. Il mittente era quel grande statista che per trent'anni è stato considerato il Re d'Italia: Silvio Berlusconi. "FIN TROPPO ALLA LUCE DEL SOLE" che di prestito e di donazione ci fosse solo la causale dei bonifici? E chi lo sa (....) lo stabiliranno i processi e le sentenze.
A me però la vicenda ha riportato alla mente quanto si sia azzerata completamente tutta l'analisi di quello che certe vicende hanno davvero significato per i percorsi politici e storici del nostro Paese. Quanto certi coinvolgimenti siano stati amabilmente trascurati nella concreta analisi valutativa di alcune figure e come le stesse siano ancora oggi raccontate con un curriculum di cui si buttano via le pagine più "complicate" da analizzare. 
Quali fossero i motivi poi si vedrà, ma è tracciato che dopo la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa, lo "statista" Berlusconi ha versato alla famiglia Dell'Utri in circa cinque anni oltre dieci milioni di euro, prima di riconoscere parte della sua eredità in suo favore. Altrettanto evidente che di queste "donazioni" lo stesso condannato non ha fatto parola come invece doveva. Ma su questo il mio interesse non è molto presente, valuterà la magistratura se ci sono i termini per (ulteriori) condanne o altro.
E' la prima parte che conferma ancora una volta che purtroppo il passato in questo paese interessa solo a me ed a pochi altri. Ma anche il presente. Di conseguenza, figuriamoci il futuro.

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