In attesa di ricaricare la penna (
clicca qui) e di trovare il momento giusto per parlare della fonte della citazione della scorsa settimana (
clicca qui) mi affido a qualcosa che ho scritto un po' di tempo fa, chiedendomi se
"SARA' UN BEL SOUVENIR".
Tre pezzi tratti da
"Sogni di Tricolor" , tre pezzi con un minimo comun denominatore che di minimo non ha proprio niente.
Buona lettura.
…pallone
di spugna, terrazza stretta come un campo di serie A ed io che gioco fingendomi
Daniel Bertoni. La testa fa davvero strani giri, molte volte incomprensibili, e
così mi rivedo mamma che mi dice di stare attento a giocare sul terrazzo ed io
che continuo a fantasticare su una corsa sulla fascia infinita, più o meno come
la fantasia viste le dimensione super ridotte della terrazza a tetto di quel
palazzone dove ho trascorso la maggior parte degli anni della mia infanzia. In
ognuna di quelle partite fantasticate, l’avversaria era sempre una soltanto: la
Juventus…
…dopo
qualche settimana un po’ grigia ho finalmente sentito mamma serena e senza
acciacchi, ed è inutile che mi atteggi a duro o “campioncino maledetto” (tanto
per citare Piero), il mio umore è fortemente influenzato dal modo in cui riesco
a sentirla, se la sento serena e tranquilla come in questi giorni tutto fila
liscio quasi magicamente, non c’è niente da fare sono il classico mammone
italiano...
…<<
Lo so lo so, non avresti potuto mai dimenticartene…..non preoccuparti…tanto da
lassù lo sanno che ce l’hai sempre in testa … >> mi ha detto
rassicurandomi e facendomi davvero capire che alla fine è solo davvero un
pallone che rotola….e so che anche per quell’angelo lassù, anche se tanto
interessato a quel pallone che rotola, qualcosa di più importante c’è, come
farmi trovare sempre una via di uscita pronta ai casini che combino o come
darmi la giusta mano nei momenti in cui serve...
Nessun commento:
Posta un commento