lunedì 30 dicembre 2024

Non farlo passare dalla memoria

#Klibro Dicembre 2024
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GINO STRADA
"Pappagalli verdi"
Feltrinelli

Per il periodo che stiamo attraversando da ormai diversi mesi/anni mi sono ritrovato a ripensare ad una lettura di qualche tempo fa. Di quelle che probabilmente troppo velocemente ho messo nei miei scaffali della libreria e che invece dovrei tenere più a portata di mano. Per una rilettura, per un ripasso per non correre il rischio di perdere dalla memoria certi concetti. 
"LA STRADA DEL MIO CRESCERE" - se mai sono riuscito a percorrerla - è costeggiata per lunghi tratti dalle parole dell'autore di questo libro. 
Gino Strada, fondatore di Emergency ed una delle personalità più grandi degli ultimi trent'anni, rappresenta infatti molto più di uno scrittore e le sue opere di cittadinanza attiva ed impegno civico e sociale vanno ben oltre le pagine di questo e/o di qualunque altro racconto e/o romanzo. E nelle pagine di questo testo emerge tutto questo.
Partendo dalla conformazione di una tipologia di mine - che possono appunto ricordare dei pappagalli verdi - lanciate in alcuni dei villaggi che ospitano l'azione di Emergency, vengono raccontate esperienze ed eventi che mettono a dura prova la tenuta del lettore. Sono una serie di episodi/racconti che non hanno, come dice lo stesso autore, la presunzione di costruire un percorso lineare ma hanno l'obiettivo di sensibilizzare chi legge al concetto più semplice del mondo: la totale atrocità della guerra. Sempre e comunque.
Viene descritto con semplicità e chiarezza la totale crudeltà e lo scempio di ogni conflitto bellico, le conseguenze per l'umanità ed i cosiddetti "civili", l'orrore di chi ha toccato con mano tutto ed in modo diretto. E' un libro che purtroppo negli anni non ha perso la sua attualità anzi l'ha accresciuta ed è innegabilmente un saggio che dopo il cazzotto allo stomaco iniziale riesce ad entrare dentro e lasciare un segno. Per le "foto" che Gino riesce a scattare con la sua penna, per la descrizione dei bambini mutilati dai pappagalli verdi violenti, per la routine della tragedia che porta a non piangere neanche più,  per il tentativo di dare un senso alla parola "umanità".
Non è un libro facile, non è un libro leggero, non è un libro "piacevole". Ma è un libro di semplice, leggera e piacevole importanza. Fatevi un favore, leggetelo. Tenendo aperto il cuore.

CINQUE CITAZIONI

1 - "...non mi illudo certo di aver partorito un libro di valore. Spero solo che si rafforzi la convinzione, in coloro che decideranno di leggere queste pagine, che le guerre, tutte le guerre sono un orrore. E che non ci si può voltare dall'altra parte, per non vedere le facce di quanti soffrono in silenzio..."
2 - "...promettere costa poco, si dice, se poi non si mantiene l'impegno. E non farlo Costa ancor meno, praticamente niente, basta girarsi dall'altra parte..."
3 - "...nei conflitti di oggi più del novanta per cento delle vittime sono civili..."
4 - "...non sempre si riesce a guardarsi dentro fino in fondo, e quando lo si fa è difficile e scomodo scrivere quel che si è visto..."
5 - "...si mette a disegnare la forma della mina: dieci centimetri in tutto, due ali con al centro un piccolo cilindro. Sembra una farfalla più che un pappagallo, adesso posso collocare come in un puzzle il pezzo di plastica che ho in mano, è l'estremità dell'ala....mine giocattolo, studiate per mutilare i bambini. Ho dovuto crederci, anche se ancora oggi ho difficoltà a capire..."

Mia personale VALUTAZIONE: ***** - cinque stelle su cinque

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