giovedì 25 settembre 2025

Irresponsabili

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 661

C'è una presidentessa del consiglio a cui evidentemente sfugge il senso della realtà. La stessa che si era definita "donna madre e cristiana" ha fatto in questa settimana di tutto per smentire anche se stessa. 
E' notizia di questi giorni infatti che le imbarcazioni della Flotilla in viaggio per portare aiuti e cibo a Gaza sono state attaccate da sofisticati droni che hanno "bombardato" le stesse con bombe sonore capaci di stordire ed infiammare. Ne hanno fatto le spese alcune vele e certamente i componenti della spedizione che si sono visti attaccare per l'ardire di portare aiuti. Era purtroppo prevedibile, perché hanno a che fare con uno stato stragista e terrorista ma è proprio per questo che queste imbarcazioni stanno facendo questo viaggio. Perché a Gaza, per mano israeliana, sta morendo una popolazione. Non per dire ma proprio nei fatti. Bombe, violenze e di fatto "chiusura" degli aiuti per chi sta morendo di fame. Per dirla "PANE AL PANE" manca proprio quello: il pane. I generi alimentari. I farmaci. Gli aiuti richiesti, invocati e disperatamente ricercati dalla popolazione palestinese non ci sono e quando sono apparsi o appaiono sono solo ed esclusivamente delle esche per sterminare ancora di più le persone in coda per accaparrarsi qualche boccata di ossigeno. In questo clima, una cinquantina di imbarcazioni di oltre quaranta nazioni diverse hanno provato a mettere mano all'assoluta complicità colpevole delle nazioni e dei governi che non stanno facendo NIENTE per aiutare chi sta morendo di bombe e di fame. Mondo tutto che è complice di questa strage. Flotilla prova a mettere una pezza a questa assenza e viene, quasi ovviamente e senza troppa meraviglia e/o preoccupazione, bombardata. Per ora solo in modo sonoro. 
Non solo. Perché la suddetta presidentessa del consiglio li ha definiti anche irresponsabili e mossi da un unico fine, non umanitario ma politico: attaccare lei ed il suo governo. Attenzione, ripeto. Secondo la suddetta, una cinquantina di imbarcazioni di quaranta nazioni diverse si sono mosse in direzione Gaza con tonnellate di aiuti sapendo di andare incontro a ritorsioni politiche e fisiche solo ed esclusivamente per criticare ed attaccare il governo meloni. Che da buona madre, donna e cristiana è preoccupata delle critiche al suo esecutivo e non dei bambini morti sotto le bombe, negli ospedali pediatrici abbattuti o di fame, ferite e stenti. E' inquieta per la richiesta di interventi del suo governo e non per le donne che perdono familiari e figli e che non hanno la possibilità di portare avanti i loro stati di gravidanza (argomento a cui di solito è così tanto interessato questo governo) a causa della strage israeliana continua. 
"E' da irresponsabili. Non c'è bisogno di mettere a rischio la propria incolumità per consegnare degli aiuti che sarebbero potuti essere consegnati in poche ore dal governo" tesi confermata anche da quel signore che trent'anni fa inciuciava a telecamere spente con Buttiglione e che ora pare faccia il ministro degli esteri. Anzi, lo stesso responsabile della Farnesina è addirittura andato oltre dichiarando che sono già arrivati gli aiuti italiani. Probabilmente l'indirizzo era sbagliato, dato che secondo tutti i testimoni sul campo (cooperanti, attivisti, volontari sul posto, fatti) questi aiuti non sono mai arrivati.
Intanto il numero di morti cresce. Cresce. CRESCE. Forse anche loro perché vogliono "solo" criticare il governo meloni. Quello della donna. Madre. E cristiana. Accerchiata da tutti.

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