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#KdL - KIAVE di LETTURA n° 658 |
Chi ha avuto nel tempo la sfortuna di imbattersi in questo blog ha sicuramente notato che ho delle "fissazioni" e molto spesso faccio di queste mie "passioni" un elemento ricorrente di racconto, scrittura e condivisione.
Sicuramente la mia Viola (clicca qui) che dà anche il colore a questo blog, ovviamente il mio Poeta (clicca qui) che quando mi ritrovo a dire "HO PERSO LE PAROLE" mi aiuta a trovarle o mi trascina con il suo ritmo e le sue note (clicca qui) ma anche la mia lenta ma costante passione per lettura (clicca qui) e scrittura (clicca qui).
Oltre a queste ce n'è una che mi vede "impegnato" come ammiratore totale di ciò che viene realizzato da anni da qualcun'altro. E' quella che mi lega con un "filo rosso con doppio fiocco" alle attività ed alle finalità di Emergency (clicca qui).
Conosciuta tanti anni fa per la personalità e la capacità di rendere evidenti le ragioni dell'idiozia della guerra di Gino Strada non ho mai perso di vista i loro percorsi. Dai progetti agli interventi, dalle campagne alla promozione della cultura di pace. E' il primo gesto dell'anno quello di tesserarsi per cominciare i nuovi dodici mesi nel modo migliore. E' il primo pensiero per i regali di fine anno. E' l'idea per pensierini "diversi". E' l'orgoglio di vedere e sentire quanto e cosa in giro per il mondo viene realizzato con il marchio "E".
Come ogni anno a Settembre, Emergency organizza il proprio Festival (clicca qui per il programma) con un tema centrale ad unire tutti gli eventi, quest'anno la voce. "...che risonanza ha la voce delle persone - singoli o gruppi
- di fronte a chi governa? Che eco ha la voce di chi rifiuta
la guerra?
Ci sono le voci dei giornalisti e degli operatori umanitari
che sotto le bombe raccontano la verità della guerra;
quelle degli attivisti in lotta nonostante il rischio di carcere
e violenze; quelle delle persone che vogliono avere il
diritto di definirsi; quelle dei popoli che si riprendono
piazze, strade, vie e porti contro repressione, guerra e
povertà; quelle dei giovani che occupano gli spazi per
rivendicare il proprio diritto al futuro..." queste le parole dell'organizzazione per descrivere il senso del titolo. L'evento, come sempre, ha l'obiettivo di dare il proprio contributo per tentare di creare spazi di confronto e miglioramento della conoscenza di quello che accade nel mondo, facendo sentire la propria opinione. La propria voce appunto. Che da sempre è quella che si impegna nella cura delle vittime della guerra causate dall'idea malata della forza violenta come mezzo di dominio. Cura che Emergency si impegna a portare in ogni luogo in cui i conflitti siano presenti. Incontri, dialoghi, musica. Voci appunto. Da ascoltare, da riconoscere come ispirazioni, da conoscere come storie di diritti, da ammirare come elementi d'arte. Per chi ne ha voglia e/o ne è un po' curioso e/o può fare un salto, da ieri fino a domenica sono e saranno tanti i momenti in programma, in vari punti del centro di Reggio Emilia, in vari orari, con varie forme (qui il programma in pdf della tre giorni). Ne vale la pena. Per sentire arrivare finalmente una ventata di aria buona mista a concetti che finalmente mettono davanti a tutto la priorità assoluta di avere una società che riconosca i diritti di tutti ed ascolti le voci delle vittime delle folli idee di violenze e supremazia. "Racchiudendo" il tutto in un'unica voce di fondo, quella forte e netta che dice una sola cosa:
R1PUD1A LA GUERRA
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Reggio Emilia, 5-6-7 settembre 2025 |
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