domenica 14 maggio 2017

"Nettamente meglio"

Kiave di lettura n° 235

Non era facile. Dopo una "prima" come quella di anno scorso, tentare il bis era roba da ottimisti. Tenere il passo di quei 57 minuti targati DJ10-2016 non era né facile né scontato, ma sopratutto cercare di ripetere quella domenica da 10 e lode
Armati di pazienza e con il tentativo, non sempre possibile e facile, di un allenamento saltuario a causa dei mille impegni di ognuno, abbiamo deciso di sfidare il rischio flop da bis non all'altezza e ci siamo lanciati di nuovo nell'avventura da maglia gialla e pantaloncini corti.
"I RAGAZZI SONO IN GIRO" anche in questa domenica di maggio, dove il tempo è sembrato voler concedere esattamente un bis a livello di meteo. Caldo, con nuvole amiche a coprire il sole in certi momenti, rimandando grigio e tempo brutto al post corsa. La solita organizzazione, il Capitano come sempre con i preziosi consigli da "dieta pre-gara" e con la dritta del "maglia doppia NON meglio" a rovesciare il consiglio di anno scorso ed ovviamente da bravi gregari abbiamo seguito il consiglio, ed a posteriori menomale. Infatti il caldo e la corsa avrebbe avuto un ostacolo con la doppia maglia e soprattutto il simpatico profumo postgara sarebbe stato nettamente ampliato. Invece così....per usare le parole del capitano "nettamente meglio"
Dopo il solito caffè pre-partenza (sei caffè e due bottigliette d'acqua che son diventati una trentina a forza di chiederli), ed il solito regalino alla struttura, ci siamo avviati in quella che sembrava "una manifestazione della Stabilo Boss" . Incolonnati cercando la logistica giusta per la corsa, tra cuffie/controcuffie/diretteFB improvvisate/foto ed un'attesa che sembrava non terminare mai nonostante il Trio Medusa ogni tre per due ci regalasse il conto alla rovescia che nemmeno al Veglione dell'Ultimo dell'Anno. Poi è toccato anche a noi partire, con il sole che sembrava non mollarci e con la coda davanti a noi che piano piano prendeva movimento e si allentava. Il patto, come anno scorso, era quello di andare ognuno con il proprio passo con appuntamento fissato "sotto il cavallo accanto all'ambulanza di Gabry" a corsa finita.
Appena il tempo di prendere di nuovo confidenza con la "magliettata gialla avanzata dall’anno scorso" che il percorso prevede l’immediata salita verso il Piazzale. Ci sgraniamo sin da subito e quindi a farmi compagnia verso la salita è solo la playlist creata per l’occasione. Parte a mille all’ora con un "Urlando contro il cielo" live che fa allungare subito passo e gambe e quasi come se vedesse il mio passo spedito, il random a ruota propone Vasco che mette in guardia con i suoi "Guai". Sembra vederla lunga visto il dolorino che sembra non abbandonarmi dietro la coscia. Contrariamente ai timori, piano piano si scioglie così come l’andatura che prende spunto dalla splendida sensazione di salire circondati solo da una corsa comune in un magico susseguirsi di curve e tornanti e l’umore piano piano prende la giusta piega. "Gino e l’Alfetta" è la giusta traccia per prendere ritmo e continuare l’ascesa cosa ancora più facile con la "bonjovata" versione "Livin’ on prayer" che non può che far pensare al significato forte ed originale (targato ovviamente capitano) del termine e mi apre un sorriso. Dopo una breve sosta "stile Ghigio" si incomincia ad intravedere lo spettacolo più bello. La terrazza di Firenze, la magia incontrastata del Piazzale. Penso che il random sarebbe perfetto con Liga, ma invece mi propone "Friends will be friends" e mi viene da sorridere soddisfatto. L’ascolto attentamente mentre non riesco a togliere gli occhi di dosso a quella magnificenza alla mia destra. Mi accorgo di riuscire a godermi molto di più il panorama e tutto quel che mi circonda rispetto all'anno scorso. Molto di più a testa alta e quando Freddie lascia il posto a Il Cile si avvicina il punto ristoro, come l’anno scorso fondamentale per recuperare energie e ricaricare le pile. La discesa verso Porta Romana è uno spettacolo. Sento le gambe andare perfettamente ed il Fano con il suo "Booster" mi accompagna nel modo migliore, fiorentinità, rock e un sorriso soddisfatto.
Il tratto per arrivare ai ponti tanto temuti è più lungo di quanto ricordassi e pensassi ma ho ancora la spinta della discesa a darmi benzina. Sembra molto più affollata la corsa, vedo anche i palloncini che segnalano un buon passo. Sarà per questo che i ponti non lasciano grande tracce sui polpacci e nel fiato, grazie anche a Liga ed i Rio. Ormai manca l’ultimo tratto, quello che porta in piazza della Repubblica e poi al Duomo. E’ quest’ultimo a "mettere i brividi"; correrci intorno, ammirandolo ad un passo mette orgoglio, forza e l’onore di essere lì da fiorentino ad ammirare il simbolo principale della città del giglio. La bellezza di Firenze in dieci km, la fortuna di averla come città natale, la splendida fotografia di una via Calzaiuoli che vede prima di Piazza della Signoria il tanto sospirato traguardo. Lorenzo con "ti porto via con me" mi accompagna al traguardo con ancora la forza di spingere per il finale. Sono davvero soddisfatto e quel "nettamente meglio" del Capitano come sempre si accompagna perfettamente alla giornata, anche se nato per ben altri “sapori” che non quelli della soddisfazione all’arrivo. 
Il tempo si ferma qualche secondo sopra i 55. Una gran soddisfazione. Una splendida medaglia da mettere accanto a quella altrettanto splendida di anno scorso. 
Ma il meglio deve ancora arrivare. Parlo  di veder arrivare il resto del gruppo e con ognuno scambiare un lungo abbraccio e vedere stanchezza, sorrisi e soddisfazione di tutti unirsi e contaminarsi. 
Dal capitano che finalmente se l’è goduta fino alla fine alla faccia di caviglie stronze e che vedo raggiante tanto da farmi aprire un sorriso sincero ed unico ad un brillantissimo secondo arrivato che mi lancia la sfida per l’anno prossimo suggellata da un grandissimo abbraccio e da un sincero "sarebbe un onore" come risposta al suo "il prossimo anno ti batto", dalla spalla sicura che magari sperava in qualcosa di meglio ma che dopo un attimo di recupero si scioglie nel solito immenso essere grande ed unico come solo lui sa essere al balordo DOC che tra selfie, fermate e shopping in via Calzaiuoli rende come sempre tutto più speciale, proprio come lui ed il suo "mi raccomando" finale ed all'esordiente che è uno spettacolo vedere finalmente rilassato, contento e soddisfatto di una 10km che come novità assoluta gli metteva il giusto “?”. Mentre recuperiamo la preziosa supporter/tifosa/fotografa che come sempre colora al meglio il nostro gruppo e ci avviamo verso la meritata dose “di malto” mi guardo intorno. Per un attimo la straordinaria bellezza di Firenze viene affiancata da una bellezza ugualmente importante. E ricordando quel “Friends will be friends” ascoltata e canticchiata al Piazzale, sorrido e come su quella terrazza splendida sulla città più bella del mondo e come sotto il Duomo, mi sento davvero fortunato. E stavolta Firenze fa solo da cornice, la fortuna è ben altra ed ha un color "giallo stabilo boss"Alla prossima, sicuro che ci sarà.

4 commenti:

  1. Come fai rivivere le sensazioni di una giornata te, veramente in pochi...spettacolo!
    Bel post e grazie per le tante citazioni :)
    Nettamente meglio! A dopo!!!

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    1. Tutto più facile quando uno ha la fortuna di aver a che fare con uno spettacolo del genere...Firenze e voi...
      Poi con le citazioni del mio cApitano...ancora meglio!
      Abbraccione...a dopo...

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  2. Bellissimo post, grazie kappablog per le emozioni che ci fai vivere, qua dentro, ma anche là fuori ogni volta che i ragazzi sono in giro...

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    1. E come sempre...colpetto secco dell'enricone...come sempre davvero speciale....grazie di cuore...

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