venerdì 2 marzo 2018

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Kiave di lettura n° 277
Ci siamo. Meno due giorni. E siamo alle solite. Son passati cinque anni, io sono invecchiato, il numero della Kiave di lettura è a tre cifre invece che a due ma io mi ritrovo a scrivere nella solita imbarazzante attesa di prendere "scheda e matita" ed andare in cabina elettorale.
Rileggendo (clicca qui) quello che scrivevo all'epoca potrei tranquillamente fare un "trova e sostituisci" su alcuni nomi di partiti nel frattempo spariti ed avrei pronto il post. Una cosa nuova c'è. "NON CI AVEVO MAI PENSATO E INVECE" a questo giro qualche dubbietto sullo scansare la cosa e non andare a votare m'è venuto; son sincero, anche se è durato poco c'è stato. Poi ha prevalso, come è giusto che sia, il principio di base che ho e che dice "non si può mancare" e quindi adesso....non so che fare e dove collocare quelle due "X", visto che andare a votare e votare "bianca" o "nulla" (in una società come la nostra e con una classe politica/dirigenziale del genere) è la stessa cosa che non andare.
"....questa ondata fascista mi fa paura e son sempre più schifato di quest'Italia...ma non so chi cazzo votare, ma davvero non lo so...." (cit.) con questa premessa condivisa al cento per cento mi sono fatto un mini-esame delle possibilità in campo e sono partito ad escludere.
Rimanendo sull'ondata fascista, non sto nemmeno a dire che i due partiti neri che secondo me (e la Costituzione) andrebbero sciolti sono proprio fuori dalle possibilità democratiche quindi figuriamoci votarli.. Spostandoci un po' (ma non so nemmeno quanto...) resta valida invece la premessa fatta per le precedenti elezioni (e più o meno fatta da quando son nato...) riguardo il lato destro della scheda. Finanziatori della mafia, nipoti dei fascisti e razzisti in salsa lombarda per me non sono nemmeno nominabili e di fitto c'è solo il pubblico in Fiesole contro i gobbi.
Andiamo oltre. Da cinque anni a questa parte, la mia considerazione pre-elettorale del e sul PD, è andata rafforzandosi con nuovi e per niente interessanti elementi (sostegno a Napolitano, invenzione del Napolitano-bis, franchi tiratori contro Prodi, non accettazione di Rodotà, governo con Silvio, Alfano ministro, riministro e ririministro, impresentabili in vertiginoso aumento, Renzi e codazzo, nomine ed inchieste, Nazareno, riforma costituzionale....che seguito?!?!). Quindi anche per loro "la corsa al voto finisce qui". Non solo, il PD si porta dietro anche i tre amici di sventura che si sono alleati giusto per avere qualche chances, visto che negli ultimi anni si sono alleati praticamente con tutti pur di apparire e raccattare qualcosa (vedi alla voce Lorenzin&c. e Bonino&c.). Ad aggravare la loro già più che barcollante situazione c'è il fatto che se non dovessero arrivare al quorum del 3% ma a quello dell'1% regalerebbero voti a Renzi e soci.
Non avendo elementi (e ammetto la colpa non volendo nemmeno cercare di averli) per giudicare il resto dei miliardi di partiti che appariranno nella scheda e che durante i periodi extraelettorali non si sa dove siano restano solo due possibilità.
LEU e M5S. Mi accorgo mentre sto scrivendo che lo faccio con le sigle......sarà perché non ne sono convinto e tendo a nasconderli e non esprimermi "apertamente"??!?! Ci sta. Perché di entrambi vedo mille contro e la mia indecisione cresce cambiando idea sulla scelta in modo continuativo: ogni volta che una parte parla o ne leggo delle notizie o dei candidati, mi viene voglia di votare.....l'altra.  Ex pd usciti solo per ripicche personali, inadeguatezza al ruolo, incapacità di selezionare la classe dirigente, disponibilità non scritta ad un Governicchio del Presidente per le riforme, Di Maio, D'Alema, troppo poca chiarezza su principi/diritti di base, non credibilità data dal CV precedente. Ora dell'uno ora dell'altro vedo questi come i contro principali. Ma sono anche gli unici del pacchetto di cui vedo alcuni pro. Gli unici. Alcuni pro. Questo il livello. E per questo che restano in ballo. Dalla novità che comunque rappresentano all'attaccamento e certezza sui temi etici (diritti civili, ius soli, biotestamento) dalla gestione nuova di alcuni aspetti importanti (soldi pubblici, chiarezza sulle scelte) alla speranza di resuscitare qualcosa di unitario a sinistra, dalla certezza dello schieramento unico senza alleanze all'importanza di avere in Parlamento qualcuno che faccia pesare quello che in fondo è nel mio bagaglio personale. Stiracchiati? Forse. Non certi? Ci sta. Ma sono le uniche due alternative su quelle schede di cui vedo dei pro. Pensate un po' come siamo ridotti.
BIGNAMI: questa la mia "analisi" e la mia scelta/indecisione. E voi? Avete deciso dove mettere quelle due "X" domenica?
INTEGRAZIONE: risultati sondaggio pre-elettorale rispetto intenzioni di voto:
Movimento Cinque Stelle: 40% 
Liberi e Uguali: 20%
Pd: 20%
Più Europa: 20%
Voti totali registrati: 5

3 commenti:

  1. LEU? Prova con Wikipedia a leggere la storia politica degli appartenenti. Troppi, troppi anni e troppe, troppe possibilità hanno avuto.

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  2. Uffa.. blogger si è mangiato il mio commento.. vabbè, ci riprovo.. ero passata per vedere se avevi scritto qualcosa post elezioni, aspettavo la tua analisi , anche io fino alla fine sono stata indecisa su cosa fare, ho votato tappandomi il naso ma no sarei stato contenta nemmeno se avessero vinto quelli che ho votato.. in ogni caso .. non so cosa ci aspetta adesso... nonostante mi sia sorbita 12 ore di Mentana ancora non so dove finiremo.. aspetto di sapere il tuo punto di vista!

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    1. La scarsa voglia di commentare qualcosa che mi ha coinvolto poco è stata spazzata via dalla vicenda di Davide...
      Ho votato anche io, ma mai come questa volta ero convinto direttamente in cabina di voto che stavo sbagliando...
      Il punto di vista? Mah....per ora non riesco a formularlo, sarà il disamore totale o la solita manfrina postelettorale in cui è tutto ogni volta è più confuso di prima....
      Mah...

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