#KdL - KIAVE di LETTURA n° 445 |
Ci sono le ordinanze del sindaco (che per primo si è messo in prima linea al fianco dei lavoratori) che vieta la circolazione dei tir nel territorio comunale in direzione dello stabilimento GKN per evitare lo smantellamento dei macchinari.
Ci sono i camion che hanno la deroga rispetto a questa specie di embargo, autorizzati dalle ordinanze comunali perché diretti allo stabilimento per portare cibo da parte di Coop ed Ipercoop.
Ci sono volontari di ANPAS e Misericordie che allestiscono cucine da campo e tende per le necessità dei presidi.
Ci sono cittadini "comuni" che passano dallo stabilimento per dare il loro contributo di vicinanza, ascoltando le storie, le paure e le emozioni di chi da una settimana è involontariamente protagonista di una clamorosa storia di diritti calpestati.
Ci sono sindacati che fanno sentire la loro voce, si affiancano agli operai e provano a fare il possibile affinché non siano permessi ulteriori scempi.
Ci sono 422 dipendenti (più un indotto difficilmente quantificabile) che non mollano di un centimetro e chiedono rispetto e dignità. "QUANDO SAI COM'E' L'ABISSO NON SEI PIU' LO STESSO" ma nonostante questo nessuno di loro ha saltato un giorno di presenza e non ha arretrato di un passo.
C'è poi uno sciopero.
Per loro e con loro domani Campi Bisenzio, Firenze, Prato ed in generale la Toscana scenderà in piazza a manifestare. Uno sciopero di quattro ore per manifestare vicinanza ai lavoratori della GKN e per fare sentire una voce unica a favore di lavoro, diritti, rispetto e dignità.
Nella speranza, come dicevo una settimana fa, che:
qualcuno che ha la forza di intervenire lo faccia e che finalmente si possa far capire che oltre guadagni, investimenti e potere contano anche le vite. Quelle di chi in quella fabbrica ci sta 8 ore al giorno, quelle delle famiglie dei lavoratori, quelle che gli stessi programmavano contando su uno stipendio che fino all'arrivo di quella "busta" sul pc era certo. Ed a queste vite si deve rispetto.
R I S P E T T O.
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