domenica 25 luglio 2021

Sceriffo maldestro

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 446
La parte di vita che strizza l'occhio allo schifo ha avuto un picco martedì scorso. Ormai è notizia nota a tutti quella che ha avuto come scenario quello di Voghera. In una vicenda dai contorni ancora da chiarire nei particolari e da seguire nel suo percorso giudiziario quello che è emerso è stato lo schifo di un gesto che ha lasciato sconvolti. O almeno avrebbe dovuto.
Un assessore, alla sicurezza...SIGH...., del Comune di Voghera ha infatti sparato ed ucciso un uomo di 39 anni reo, pare, di averlo spintonato. Ma soprattutto reo di essere di nazionalità marocchina e di avere dei precedenti penali. Così è stata da subito impostata la difesa dell'assessore da parte dei suoi legali ma soprattutto da parte del suo partito politico che, curiosamente, è la Lega. "QUESTA MERDA INTORNO" alla giustificazione preventiva è stata ovviamente alla base della giustificazione d'ufficio messa in atto dal segretario del partito che non ha perso un attimo per ribaltare la realtà dell'evento e mettere sotto i riflettori dell'accusa la vittima.
I fatti ovviamente sono da appurare da chi opererà le indagini e successivamente da chi stabilirà colpe/reati, ma ci sono dei fatti oggettivi che non sono da appurare. Youns El Boussetaoui, la vittima, non aveva armi con sé mentre l'assessore ne aveva una carica e senza sicura grazie ad un porto d'armi ottenuto per le situazioni di pericolo per la propria incolumità. Situazioni di pericolo. Evidentemente per "lo sceriffo" (così lo chiamano i conoscenti) il pericolo di affrontare persone disarmate era talmente elevato da circolare con pistola carica e senza sicura appunto. Curioso senza dubbio.
E curiosa (e nemmeno originale) la solita inversione a U letta ed ascoltata da parte dello stesso assessore. Da "sceriffo" a "sbadato/sfortunato" a cui è partito un colpo inavvertitamente e/o a semplice "difensore legittimo". Come se la legittima difesa potesse essere in qualche modo abbinabile alla versione del "colpo partito inavvertitamente", ma credo sia troppo tentare di spiegarlo ai suoi difensori d'ufficio di partito. Comunque sia lo sceriffo, così coraggioso e retto, si è autodefinito maldestro e sulla difensiva appena vista la malaparata. Lo sceriffo.
Il suo capo invece come al solito non ha perso l'occasione per puntare il dito contro la parte debole. Contro la vittima trasformandola in colpevole. Chissà, come hanno detto in molti, quale sarebbe stata la difesa d'ufficio dello stesso leader se le parti fossero state invertite ed a sparare fosse stato Youns ed a morire lo sceriffo
In tutto questo una persona di 39 anni non c'è più. Per colpo partito inavvertitamente? Per legittima difesa? Per attività da sceriffo? Per eccesso di difesa? Quel che è certo è che è morto perché qualcuno aveva una pistola in tasca e la portava con il colpo in canna e senza sicura e l'ha usata contro una persona disarmata. Ma cosa conta, in fondo era un uomo marocchino "noto alle forze dell'ordine per i suoi precedenti" (cit. SIGH), quindi.....

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