domenica 28 novembre 2021

Non te la prendere

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 463
"Non te la prendere".
A margine della sconfitta con l'Empoli (per il post sulla partita di ieri clicca qui) siamo riusciti nell'impresa di far peggio dei cinque minuti finali. Ovviamente "siamo" in senso generale e non troppo diretto con la squadra viola ma purtroppo l'evento ci riguarda da vicino, a noi tifosi viola.
Purtroppo infatti al termine della partita contro l'Empoli, durante un collegamento con lo stadio, alcuni tifosi fiorentini si sono "distinti" per apprezzamenti osceni ed uno anche per una vera e propria molestia fisica ad un'inviata di Toscana Tv colpevole solo di essere donna.
Non colpevole di essere di una squadra avversaria, di essere invadente, di essere fuoriluogo con le domande. E comunque non sarebbe stato legittimato o scusabile nessun atteggiamento offensivo e/o di molestia. Ma il motivo di quanto vergognosamente andato "in onda" è solo ed esclusivamente il fatto che l'inviata fosse una donna. Proprio nella giornata in cui tutti i calciatori sono scesi in campo con il "frego" rosso sul viso per manifestare vicinanza alla giornata internazionale contro la violenza sulle donne di soli tre giorni fa
Nel video incriminato, si vede la giornalista Greta Beccaglia palpeggiata ed offesa da alcuni tifosi mentre in diretta cercava di riportare le impressioni degli stessi sulla sconfitta appena andata "in scena" sul campo. Ed i tifosi, come dicevo, sono riusciti non solo a perdere di nuovo ma proprio ad umiliarsi. Ma non solo loro. Perché dallo studio si è levato un "lascialo stare, non te la prendere, sono esperienze che formano" che aveva un sottointeso "LE DONNE LO SANNO" che devono subire anche questo pur di lavorare, soprattutto in un mondo prettamente maschile. Ed è riuscito nell'impresa di non dare solidarietà vera alla sua collega inviata e di mettersi sullo stesso piano di quello che poco prima le aveva toccato il sedere. Quel "non te la prendere" ha rimbombato clamorosamente ed il silenzio degli altri giornalisti/opinionisti in studio gli ha fatto eco.
"Fin quando gli uomini non capiranno che una donna importunata/molestata/violentata/uccisa è un problema per l'umanità e non per le donne non andremo da nessuna parte" commentava l'altro giorno Lella Costa in merito alla giornata del 25 novembre. Aggiungo che fin quando noi uomini non capiremo che ogni gesto di non denuncia/condanna/ribellione ad altri uomini che agiscono in modo indegno nei confronti di una donna è un gesto di sottintesa conferma che "in fondo non è così grave" non faremo mai un passo avanti.
Solidarietà quindi a Greta. Totale, incondizionata e soprattutto altro che "non te la prendere". La frase che le avrei detto sarebbe stata: "Greta ti chiedo scusa io per quel soggetto. Rincorri pure quella bestia, inquadralo, rendilo "famoso" per quanto è stupido perché non ci si può permettere di autorizzare certi atteggiamenti. Ed invece che "scusa" come educatamente gli hai detto digli da parte nostra che si deve vergognare e che noi, vergognandosi per lui, siamo con te in ogni azione che vorrai fare. Vedrai che come sempre capita farà il viso rosso e terrà lo sguardo basso". E se a qualcuno può sembrare eccessivo forse dovrebbe mettersi due secondi nei panni di Greta e di quello che deve aver provato. Ma soprattutto capire che quanto è successo a lei è successo a tutti noi. Altrimenti ogni giornata internazionale od ogni "frego rosso" non avrà alcun senso e sarà solo un modo ipocrita per noi uomini di darci un minimo di tono e di rispetto che in realtà non meritiamo.

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