#KdL - KIAVE di LETTURA n° 501 |
Mentre partiti (ahahah), coalizioni (AHAHAHAHA) e leader degli schieramenti (ahAHahAHahAHahAHahAH!!!!) si accapigliano su liste/listarelle/agende/agenducole per la prossima scadenza elettorale, nel Paese la vita reale va avanti.
Quanto accaduto negli ultimi giorni in varie regioni d'Italia lascia sbigottiti. Non per il classico temporale di Ferragosto, da sempre esistito più o meno a macchia di leopardo, ma per un "VENTO PER VENTO A FAVORE OPPURE CONTRO" che ha scatenato temporali e bufere dai danni clamorosamente ingenti. Danni, sfollati, feriti, morti, distruzioni. Una serie di bollettini che invece che provenire da Toscana, Emilia, Liguria e Veneto sembrano arrivare da Russia e/o Ucraina.
Magicamente adesso il clima è diventato elemento importante, da seguire e di cui preoccuparsi. Anche chi ha sempre ironizzato/deriso movimenti che puntavano la loro attenzione su quanto il pianeta stesse soffrendo a livello di condizionamenti atmosferici, appena toccato sul vivo ha posto la propria attenzione su quanti danni un agosto impazzito riuscisse a provocare. Ovviamente adesso quella specie di accozzaglia politica di vario ed opposto colore si muove in tal senso e tutti si dicono colpiti ed interessati, poi come sempre partiranno i distinguo. "Eh ma l'economia non si può fermare" "abbiamo fatto tanto ma non possiamo stravolgere totalmente cicli e percorsi" e ricominceranno accordi al ribasso per ritrovarci tra pochi mesi a piangere altre vittime, altri danni, altre vite segnate.
Ma non sono gli unici aspetti immutati. A Ferragosto, solo per fare un esempio di un triste elenco di fatti in tal senso, due ragazze sono state aggredite a Sperlonga per aver osato baciarsi. I diritti civili, già. Quelli che non è mai tempo di affrontare. Quelli che "è stato fatto tanto" "siamo contro ogni discriminazione" "nessuno vuole togliere diritti" ma poi magicamente ci si accorge che le leggi in tal senso si arenano perché ci sono altre urgenze o vengono svuotate di significato per non far torto o far arrabbiare l'alleato di turno che strizza l'occhio alla finta morale indirettamente ed oscenamente contraria a prese di posizioni forti e decise.
Per non parlare della mancanza di una normativa sul fine vita che viene resa evidente ad ogni notizia che buca l'oscurità comunicativa, vedi il caso di Elena (post di qualche settimana fa qui). Anche in questo caso vicende e situazioni che dovrebbero essere regolamentate secondo civiltà da una politica che da anni finge di interessarsene e poi fa marcia indietro per gli stessi motivi suddetti: insipienza ed incapacità di affrontare le critiche di ambienti vicini ad una chiesa che ho già definito antica e polverosa.
Sarebbe bello se finalmente qualcuno prendesse questi tre argomenti e li mettesse DAVVERO al centro dell'interesse del proprio futuro governo, delineando un programma finalmente di respiro vagamente illuminato o anche soltanto moderno e civile. Ma comprendo che sia chiedere troppo ed infatti.....
Tra le varie tragedie esistenti quindi il venticinque settembre si andrà a votare sapendo che temi del genere "non hanno attrattività" nei programmi di chi si presenta ed anche quando vengono citati è solo un aspetto opportunistico a cui (visti i loro CV) non crede nessuno, loro per primi.
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