sabato 29 ottobre 2022

Pronti via

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 511
Per ora non male. Niente da dire o da eccepire. Anzi.
Le priorità annunciate, rivendicate ed urlate erano la necessità di una forza politica "totalmente nuova" nella stanza dei bottoni che potesse finalmente intervenire nel giusto modo per le famiglie e le imprese in difficoltà con i salassi relativi alle bollette ed all'impennata dell'inflazione.
Per dare alle stesse le dovute risposte, le forze governative guidate da Giorgia Meloni si erano dette pronte, prontissime. "Priorità zero la crisi economica". Ed infatti all'istante tutti si sono adoperati per scattare in quella direzione e per poter gridare: tranquilli "E' UN MONDO SUPER" e ve lo facciamo subito vedere. 
Così, coerenti come da copione, hanno subito inanellato uno dietro l'altro interventi palesemente risolutivi in tal senso. Cercando di metterli in fila viene fuori un attivismo promettente:
  • Disegno legge di Gasparri per modificare la definizione del riconoscimento della capacità giuridica del concepito che tradotto nel pratico significa svuotare la legge 194 sull'aborto, quella che "non si tocca" per definizione della stessa Giorgia Meloni.
  • Definizioni, dichiarazioni e riconoscimenti del fatto di non avere nessuna simpatia per i regimi totalitari, poi però alla sera ci si scalda con la fiamma del simbolo del partito e la lingua (di solito bella sciolta) si inceppa quando si deve affermare una banale doppia parola: "siamo antifascisti"
  • Nomina di un tir con rimorchio di ministri (ed ancora non abbiamo i sottosegretari....) che hanno come esperienza qualificante quella di essere stati ministri/sottosegretari del mitico governo di ReSilvio di ben tre lustri fa e che riuscì in mirabolanti imprese come quella di essere accompagnato all'uscita da un auto-collasso determinato dall'essersi spinti proprio sull'ultimo centimetro prima del baratro fallimentare
  • Minacce di querele "a mò di avviso ai naviganti" a giornalisti che mettono in dubbio l'ovvio cioè che chi ha fatto il lobbista di armi fino all'altro ieri forse non è esattamente senza conflitti d'interessi se deve gestire il Ministero della Difesa anche se ha effettuato cessioni dell'ultimo minuto, ruolo che fino ad una decina di giorni fa aveva escluso categoricamente per se stesso proprio l'interessato
  • Proposte di legge per il passaggio del tetto massimo dell'uso del contante a 5/10.000 euro per favorire la cittadinanza e liberarla dai controlli di Stato e dalle spese relative all'uso di strumenti di pagamento elettronico e NON per favorire evasione e nero, sia mai
  • Interventi in materia di COVID per togliere il bollettino giornaliero sui casi di contagio, cancellare l'obbligo dell'uso delle mascherine anche in ospedale e reintegrare il personale sanitario novax che nel frattempo era stato (giustissimamente) sospeso; il tutto mentre i numeri risalgono, le varianti bussano alla porta e la comunità scientifica (ed anche Mattarella) sollecita una sensibilità ormai del tutto sparita.
  • Circolare per i vari Ministeri da parte della Presidenza del Consiglio sulla corretta definizione da usare per citare la stessa Meloni: "il Signor Presidente del Consiglio" tanto per far capire che non solo non si declina al femminile il ruolo ma addirittura si cambia il genere e per sottolineare che l'attenzione è rivolta alle urgenze del paese 
  • Azione repressiva a suon di manganellate, dentro l'Università della Sapienza, da parte della polizia nei confronti di studenti impegnati a manifestare contro alcune presenze ad un convegno; "per impedire ai ragazzi di impedire la partecipazione" è stato deciso di pestarli ben bene con scene che purtroppo tocca ammettere non hanno più un colore preciso essendo costanti. La cosa che preoccupa è la rapidità con cui sono arrivate le prime dimostrazioni in tal senso, anche in questo caso "a mo' di avviso".
Tutto questo in pochi giorni e con la priorità che era l'economia. Ecco, pensate ora un po' se la priorità non fosse stata l'economia che inizio scoppiettante poteva venire fuori. Proprio un vero peccato essere in questa recessione, che occasione persa....

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