sabato 13 aprile 2024

CordogliOblio

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 587
Di nuovo tragedia. Stavolta a Suviana. Di nuovo morti sul lavoro. Stavolta sette. Di nuovo dispersi per giorni. Stavolta ritrovati senza vita dopo quattro giorni di ricerche.
Il percorso è sempre lo stesso e nell'ultimo mio post scritto su questo argomento, anche l'ultimo degli imbecilli come me aveva annunciato che quella successa a Firenze sarebbe stata l'ultima tragedia sul lavoro solo per poco tempo, fino a quella successiva. Che purtroppo immancabile infatti è arrivata. E tra le due comunque le morti sui luoghi di lavoro non si sono arrestate ma sono continuate. Probabilmente più "silenziose" dal punto di vista comunicativo e/o di risonanza ma ugualmente presenti ed allucinanti a livello di dolore e strazio.
Ci sono inchieste in corso e quindi vedremo quali saranno le responsabilità e come le cose sono andate nel loro percorso che ha portato alla strage accaduta. Però questo si può già dire, che di questo si deve purtroppo parlare, di strage. I mandanti della stessa sono l'indifferenza ed il pressapochismo che da sempre rimbalzano su questo argomento dopo i primi istanti di commozione a cui seguono quelli della pilotata indignazione. Si passa poi al cordoglio che rapidamente cede il posto all'oblio. Quasi fondendosene in pochi istanti: cordoglioblio.
Per questo tutti sappiamo che "IL SANGUE ANDATO A MALE" delle sette vittime all'impianto di Suviana sarà totalmente inutile dopo essere stato così tragico. Perché ormai il giro lo conosciamo e sappiamo dove andrà a parare. Lungo un finale con un copione scritto e già mille volte recitato: alle parole di vicinanza seguirà il nulla effettivo. Ascoltavo la puntata di "Non hanno un amico" (il podcast di Luca Bizzarri, ascoltabile qui e che vi consiglio) di ieri ed ho trovato perfetta la definizione del nostro Paese "l'Italia è una continua puntata di Report" dove tutti restiamo allibiti per quello che emerge dalle varie inchieste e pensiamo che queste possano portare a sconvolgimenti clamorosi dopo la trasmissione poi tutto si insabbia magicamente e non succede mai "un ca**o di nulla restando tutto com'era prima". Così accade da sempre sulle tragiche morti sul lavoro. Tutti sconvolti dal numero di incidenti e vittime, tutti ad invocare controlli e leggi, tutti a definire la tragedia come l'ultima accettabile. Per circa "un quarto d'ora". Dopo arriva il cordoglioblio e le cose da fare dopo le parole restano nei cassetti delle intenzioni di qualcuno più volenteroso ma con zero seguito.
E Suviana quindi prende il posto di Firenze. Fino a quando il luogo X prenderà il posto di Suviana e  noi riprenderemo la puntata di Bizzarri dall'archivio (temo molto recente visto il susseguirsi sempre più frequente degli eventi) la riascolteremo e la troveremo di nuovo perfettamente attuale. Maledettamente.

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