sabato 29 marzo 2025

Fanno bene

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 636
Fanno bene a riarmarsi. Fanno proprio bene. Perché la corsa al riarmo ha sempre portato vantaggi e soprattutto pace. Lo fanno perché non bastano quelle già presenti degli eserciti NATO, che non mi risultava essere stata dichiarata non più esistente ed operativa. Fanno bene anche perché è un'operazione lungimirante di prospettiva immediata visto che con questa decisione gli armamenti europei, non si sa poi guidati da chi in modo unico e coordinato, saranno pronti tra X anni nei quali in caso di attacco appunto russo ci attaccheremo.....alla Nato appunto.
E'  bello anche leggere ed ascoltare lungimiranti statisti prestati alla politica, o all'avanspettacolo dipende dai punti di vista e dalle giornate, inalberarsi come mai nella vita alle obiezioni che questo riarmo è folle nelle modalità e nelle dimensioni. "QUELLI CHE SANNO SPIEGARTI" la vita infatti commentato tronfi "dire che sono soldi rubati ad altri settore è demagogia e poi chi lo dice deve anche spiegare come allora intende risolvere questa situazione se non così". Eh già. Il capovolgimento della realtà, il "rigiro della frittata" versione deluxe. Qualcuno di voi ha mai sentito parlare di un simile investimento in settori tipo sanità, istruzione, opere pubbliche, socialità, cultura? In quei campi è una corsa al taglio per rientrare in parametri di bilancio nazionale ed europeo perché i deficit non possono essere sostenuti da investimenti. Ecco, questa "illuminata visione di prospettiva" viene meno se gli investimenti si fanno in armamenti e similari, per poi magari accorgersi, dopo pochi anni, che gli stessi così fondamentali sono da accantonare perché ormai obsoleti o quant'altro (ogni riferimento ai fondamentali investimenti sugli F35 è puramente casuale). Questo per la prima obiezione dei suddetti illuminati cultori dell' "essere pronti a rispondere agli attacchi". Per la seconda fa ancora più ridere. Quelli che invocano le reazioni belliche ai possibili attacchi, quelli degli investimenti in armi e nella programmazione di un esercito unico europeo di alto livello (che sui tassi minimi europei di dignità sociale, culturale, d'istruzione ecc. non hanno mai aperto bocca) dicono a chi critica questo immane e folle investimento in guerra/distruzione/morte "ditecelo voi allora come fare". Loro che vogliono essere pronti all'invasione russa ma che per l'invasione e le stragi israeliane a pochi metri da casa non hanno mosso un dito, detto pio e soprattutto ospitato criminali di guerra come statisti. Cioè i professoroni che hanno avallato guerra ed armi fino ad oggi, permettendone l'uso e l'abuso e quindi contribuendo anche a creare questa miracolosa e brillantissima situazione, chiedono a quelli che si oppongono a questa situazione "allora sentiamo come fareste". Già, in effetti perché provare a fare qualcosa di diverso quando i risultati sono così brillanti. E soprattutto quelli sotto accusa sono quelli che in questi anni avevano posizioni diverse e continuano ad averle. Ma sì, corriamo a comprare ancora più armi. Ad ingigantire eserciti che non si sa quando e come verranno utilizzati e soprattutto da chi. Investiamo fondi ed impegniamoli per il futuro nostro e delle generazioni future, andando a trascurare (visto che per altri argomenti la deroga al rispetto di bilancio non c'è) settori come la sanità e la cultura, che in fondo cosa che vuoi che siano rispetto ad avere un moderno arsenale?
Fanno bene a continuare così. Fanno bene a fare anche "di più". In fondo finora hanno ottenuto brillanti risultati. Perché dovrebbero cambiare?

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