sabato 31 agosto 2024

Andamento risicato

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 606
Da poche ore la frase regina di questi giorni - "LO ZOO E' QUI" - è andata a riposare nel cassetto dei ricordi, almeno fino alla prossima volta. Ieri sera infatti ha chiuso il calciomercato estivo e per gli amanti del calcio da una parte finisce il giochino dell'ipotizzare, ironizzare e fantasticare sulla proprio squadra e su quelle avversarie e dall'altra si comincia davvero a pensare al calcio giocato. Dal mio punto di vista finalmente.
Come da tradizione provo a fare il punto per quello che riguarda il calciomercato con sfondo viola.
Inizio premessa noiosa. Sono antico e come tale per me programmare una squadra vuol dire capire cosa manca, provare a provvedere, valutare le offerte per i tuoi giocatori ed eventualmente sostituirli al meglio ed investire in miglioramenti in altri ruoli per quanto arrivato in base a "dove vuoi arrivare". Sentire dire che siamo ambiziosi mi farebbe pensare all'idea di provare a migliorare quanto fatto finora andando a coprire le eventuali mancanze emerse e far uscire elementi in più considerati a tutti gli effetti fuori dai piani. Agendo con tempismo in modo da creare l'ossatura il prima possibile per un allenatore nuovo a cui serve più tempo per assimilare e far assimilare. Magari completando alla fine con occasioni dell'ultimo minuto. Sono antico dicevo e questo non è fattibile nel calcio moderno, non a Firenze intendo eh, in generale proprio. Il mercato è in mano a procuratori e calciatori bizzosi ben mescolati a società interessate quasi esclusivamente a ritorni di altro tipo rispetto a quelli del campo. Ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti, in tutte le piazze. Per questo mi sto disamorando sempre di più di questo giochino e probabilmente senza uno splendido gruppo di dissacratori/rompiballe come e più di me...amici veri...con cui condividere il tutto sarei ben più ai margini del mondo viola, ai quali mi sto già avvicinando. Per questo proverò a dare il mio giudizio non facendomi influenzare troppo da questa premessa ma sicuramente ne sarò condizionato, spero non totalmente. Fine premessa noiosa ed inizio noiosa valutazione.
Trovo difficoltà a valutare la sessione di mercato perché ci sono vari elementi da prendere in considerazione. Cerchiamo di dare pochissimo peso al fatto che ci sono stati giocatori con "il sogno nel cuore sin da bambino" di andare a giocare alla #juvemerda e una proprietà che continua a fare affari con chi reputa il male assoluto vantandosi di "incassare" somme da capogiro vendendo giocatori confermati al 99%. Credo invece sia da concentrarci su quello che per me resta il problema principale del totale pressapochismo della parte tecnica e programmatica che ha portato l'ultimo giorno di mercato ad una mezza rivoluzione con delle scelte che lasciano perplessi. Tutto il mondo è paese ed in giro non ci sono tante situazioni diverse/migliori, ma noi siamo parte della situazione ai limiti della commedia surreale. E soprattutto io provo a parlare di Fiorentina, a fatica, ed in generale lascio fuori paragoni o similari in entrambi i sensi (positivi e negativi).
Il caso Amrabat è emblematico: per due anni è stato oggetto di telenovele sulla sua voglia di andarsene (ritiri abbandonati, musi lunghi, dichiarazioni urticanti) torna con comodo da un prestito dicendo che non vede l'ora di tornare a Manchester e si pone ai margini della rosa (con ok societario) con scarsa voglia. A metà agosto viene re-inserito in squadra e gli viene affidato il ruolo di pedina fondamentale. Giovedì gioca la partita decisiva di qualificazione e durante la stessa viene ceduto con encomio per il suo impegno "lodevolissimo". Ma non è il solo caso. L'attendere l'ultimo minuto ha portato a giocare le prime quattro partite dell'anno con tre centrali di difesa in rosa più Comuzzo, un attacco senza parte dei probabili titolari per arrivi all'ultimo e relativa condizione approssimativa e con un centrocampo di quattro giocatori di cui due andati via il giorno del gong ed uno che è Mandragora. Sul centrocampo c'è poi un peccato ancora più a monte dato che da un anno si sapeva che il trenta giugno cinque giocatori avrebbero salutato ed abbiamo aspettato due mesi e mezzo comprare Richardson e reintegrare Amrabat (per poi cederlo) e tre per completare il reparto con tre prestiti. Che vanno benissimo eh (i prestiti) ma che da un lato non si capisce perché fatti adesso visto che sono per tre giocatori che erano ai margini da tempo nelle loro precedenti squadre. Inoltre (sempre la formula ormai diventata unica per l'acquisizione dei giocatori....a Firenze e non solo) non danno esattamente l'idea di un piano ben definito. Esempio banale, questa squadra oltre al risultato costi/ricavi di quest'anno inciderebbe per oltre cinquanta milioni di riscatti SE VENISSERO confermati tutti. Non lo dico per l'aspetto finanziario di cui non sono esattamente un fan ma dal punto di vista della programmazione tecnica. Infine praticamente non pervenuto (tranne la cessione di Nzolail mercato in uscita degli esuberi.
Ci sono state anche valutazioni e movimenti positivi come aver individuato i sostituti in contemporanea con le cessioni, scegliendo giocatori che potrebbero non far rimpiangere quelli che sono andati via, che per inciso erano tre dei quattro giocatori più importanti della rosa della scorsa stagione. Altro elemento positivo è che analizzando oggi la rosa ci sono possibili margini di crescita rispetto al passato per la qualità di alcuni singoli. Andando in ordine, ruolo per ruolo:
  • Portieri: di nuovo alle prese con la voglia di migliorare la qualità media di Terracciano, al terzo anno siamo andati a pescare su un portiere di nome con un paio di anni di "?". Le qualità sono indubbie (e giovedì ne abbiamo avuto una prova), da capire se recuperate tutte. Operazione che porta quindi sicuramente qualità. Nota critica: allo stato attuale abbiamo quattro portieri con il giovanissimo (e pare promettentissimo) Martinelli destinato a non giocare mai. Scelta folle.
  • Difensori: il punto principale è la nuova disposizione che ne schiera tre come centrali e due come esterni. Nei tre centrali Milenkovic ha salutato ed è arrivato Pongracic praticamente alla pari (o rimettendoci qualche milione). E' stato promosso Comuzzo come primo cambio ed acquistato all'ultimo secondo Moreno (diciamo molto giovane, poco noto e con poche partite....da valutare insomma) e "riadattato" Biraghi come braccetto (uso il termine solo per la felicità di uno dei lettori più appassionati). Direi che si poteva far decisamente meglio. Il cambio alla pari...mah....diciamo che "da CV" è a peggiorare speriamo in prospettiva invece sia a migliorare. Giocando a tre credo che sui ricambi manchi qualcosa di affidabile. I difensori esterni sono stati confermati ed è stato aggiunto Gosens che ha grandi potenzialità fatte vedere a Bergamo in annate davvero speciali. Speriamo non siano troppo lontane, comunque per numeri e qualità questa sottocategoria è coperta e migliorata.
  • Centrocampisti: qui il delirio. Richardson, Mandragora, Bianco e Amrabat fino ieri. Poi infornata di prestiti all'ultimo tuffo e nuovo gruppo: Richardson, Mandragora, Bove, Cataldi, Adli. Mah. Numericamente ci siamo, ci sta anche di prospettiva, qualche dubbio sulla capacità di integrarsi. Bove potrebbe essere una sorpresa, speriamo anche Adli. Speriamo non serva troppo tempo per trovare "la quadra".
  • Sottopunta: la cessione dolorosa di Nico è stata ammortizzata dal prestito (con obbligo condizionale) di Gud che se conferma l'annata scorsa potrebbe/dovrebbe non farlo rimpiangere. I quaranta giorni per prendere in prestito Colpani ci hanno portato un giocatore di talento che dovrebbe (speriamo) confermare la crescita mostrata in queste due stagioni al Monza. Il resto uno sparpaglio di gente che ci sono rimasti attaccati: Brekalo, Sabiri, Ikonè, Barak, Infantino. Kouamè invece ha deciso lui (e pare la società/allenatore) di continuare a correre qui, speriamo non si limiti a quello. Qui son combattuto sulla valutazione perché pur con le sue tante pause Nico era fondamentale per questa squadra: voglio però pensare che i due prestiti arrivati per sostituirlo non lo faranno rimpiangere e magari porteranno diverse alternative. Sui sostituti dei due titolari mi restano molte perplessità sul fatto che non si potesse fare un 5per1 e prendere qualcos'altro.
  • Punta: annosissima telenovela. Fare peggio di anno scorso era impossibile e sembra che si sia evitato questo record. Kean è sicuramente tutt'altra roba rispetto a Nzola e lascia ben sperare pur con un fiuto del gol da maturare ed una tenuta (psicofisica) da valutare. Gioca molto a strappi ed appunto di fisico quindi urge campana di vetro per conservarlo perché non è stata presa nessuna alternativa puntando sulla coppia Beltran/Kouamè come sostituti che ad oggi tutto sembrano meno che centravanti in grado di reggere il ruolo di punta unica.
  • Allenatore: come già scritto (quiItaliano dopo tre stagioni aveva molto probabilmente chiuso un ciclo. Giusto cambiare. E' stato scelto un allenatore emergente e dobbiamo aver fiducia ed un po' di pazienza perché oltre che lui è stato cambiato totalmente anche l'impianto di gioco. Da sempre non amo l'impostazione a cinque ma sono convinto che alla fine sono i giocatori e l'identità di una squadra a dare risultati e gioco. Completargli la rosa nel tardo pomeriggio del trenta agosto non è stato certamente un aiuto. Credo che con il cambio ci sia anche la possibilità di modificare (speriamo in senso positivo....) il giudizio su qualche giocatore che magari prima era ai margini o non rendeva al meglio e che potrebbe trovare una "nuova vita" con il nuovo impianto di gioco.
Se devo dare una valutazione alla gestione del mercato per tempistiche, omogeneità delle scelte, programmazione e dichiarazioni si va davvero sul voto molto molto basso. Preferisco valutare la squadra che alla fine di questa fiera dell'assurdo è venuta fuori e credo - per l'obiettivo di arrivare a lottare per gli ultimi vagoni per l'Europa e fare un po' di cammino europeo - di potergli dare un sei/sei più....più o meno risicato.

Per finire, come ogni anno, provo a lanciarmi nelle previsioni della stagione. Dopo un brillantissimo (per i miei standard) nove su quindici della stagione scorsa (clicca qui), ci riprovo:

Scudetto: Inter
Champions League: #juvemerda, Napoli, Milan, Roma
qualificate Europa League: Atalanta, Fiorentina
qualificata Conference League: Lazio
Retrocesse: Venezia, Lecce, Verona
Capocannoniere: il centravanti della #juvemerda

Ed il vostro voto al mercato viola? Le vostre previsioni? 

venerdì 30 agosto 2024

Salto nel passato di Hole

#Klibro Agosto 2024
qui il mio intero
Katalogo

JO NESBO
"Il pipistrello"
EINAUDI

Essendo arrivato lo scorso anno (clicca qui) all'ultima puntata di Harry Hole con la lettura di "Luna Rossa" ero un po' preoccupato per una delle mie letture estive che sarebbe venuta a mancare. Andando invece a ritroso a spulciare l'evoluzione della "serie" ho scoperto che la mia storia con l'ispettore più famoso di Oslo era cominciata....dalla terza puntata. Così ho deciso di recuperare come "postumi" i due primi appuntamenti con la serie.
Con molta curiosità ho letto "Il pipistrello", proprio per questa particolare situazione in cui "IL FUTURO E' IN COSTRUZIONE" e non già concretizzato come invece già letto. Ma non basta. C'è un'altra particolarità, infatti l'ambiente dove si svolge la storia non ha lo sfondo norvegese bensì australiano dove un giovane Hole conduce una delle sue indagini per omicidio. Trovare un Harry giovane e ancora un po' "grezzo" fa uno strano effetto. Già molto intuitivo, già ampiamente maledetto. Fuori dal suo normale habitat e senza il suo gruppo storico di amici, conoscenti ed amori tranne l'immancabile bottiglia. Ad esempio è molto strano leggere e sentir definire Birgitta come l'amore del protagonista vista la presenza fissa in quel ruolo di Rachel nelle puntate successive. Le vicende e la trama del libro tengono invece come sempre attaccato il lettore coinvolgendo vicende sentimentalsessuali, percorsi di spaccio di droga e salti indietro nella mitologia e nelle tradizioni australiane. 
I colpi di scena e le trame che si infittiscono intrecciandosi sono il marchio di fabbrica di Nesbo presente ed apprezzato come nelle altre storie di Harry. Interessante l'esperimento "estero": il diverso ambiente rende il libro paesaggisticamente speciale ma non perde di riconoscibilità. Nella sua totalità il libro è piacevole ed avvincente ma è come se avesse un po' mena forza rispetto a quelli che poi verranno dopo. Anche la scrittura appare un po' più grezza o almeno diversa, probabilmente meno convinta. Sempre molto piacevole ma come se fosse la storia fosse la base di qualcosa che crescerà e si svilupperà successivamente. Libro consigliato e bella lettura, ma un gradino sotto le altre puntate più riuscite.

CINQUE CITAZIONI

1 - "...l'uomo, ovunque viva sulla Terra, in qualche modo condivide le stesse visioni o fantasie; che è una cosa naturale, bell'è pronta nell'hard disk, per così dire..."
2 - "...sapeva soltanto che quando sentiva il suo profumo, nella sua testa e nel suo corpo si scatenavano tantissime reazioni strane: le sue palpebre calavano, gli angoli della sua bocca si tendevano in un ampio sorriso e il suo umore migliorava sensibilmente..."
3 - "...immagina di mollare su due piedi una cosa che hai iniziato. Una cosa in cui credi veramente. Io penso che non ce la farei mai..."
4 - "...non mi piace sentirmi confuso, non sopporto la confusione. Perciò vorrei tanto o non possedere questa capacità di notare i dettagli, oppure essere più bravo a combinarli in un quadro coerente..."
5 - "...l'amore è un mistero più grande della morte..." 

Mia personale VALUTAZIONE: ***° - tre stelle e mezzo su cinque

giovedì 29 agosto 2024

Contava qualificarsi

Conference League -
Preliminare Ritorno
PUSKAS AK. - FIORENTINA = 1 - 1
GOAL: KEAN - Nagy (R)

5 - 6 ai calci di rigore
KAPPAPAGELLE
De Gea 8
Quarta 5,5
Pongracic 4,5
Ranieri 5
Dodò 5
Amrabat 5,5
Richardson 6 
Biraghi 6 +
Ikonè 4,5
Sottil 5
Kean 7
Comuzzo 5
Colpani 6
Kouamè 6
Parisi 6
Kayode 6 -
Mandragora 6

All. Palladino 6 - - -
Accesso alla terza Conference League legato alla trasferta ungherese sul campo del Puskas Akademia.
Primo #KappaDeca europeo della stagione.
  1. Amarcord. Il primo accesso alla Champions League della Fiorentina è legata ad un preliminare contro i polacchi del Widzew Lodz. Dopo il 3-1 dell'andata in Polonia la trasferta parte con qualche pericolo di troppo ma ci pensano i due nuovi acquisti: Mjiatovic lancia in profondità Chiesa mettendolo solo davanti al portiere, Enrico non sbaglia e siamo in vantaggio. La partita in pratica finisce lì e la qualificazione torna a Firenze con la squadra.
  2. Formazioni. Pochi dubbi sulle scelte, soprattutto per assenza di alternative. Quindi in porta va - rispettando l'alternanza - De Gea, in difesa gli unici difensori in rosa oltre a Comuzzo, a centrocampo a dirigere il gioco ci sono Richardson ed Amrabat e rispetto a domenica nei "sottopunta" Sottil ed Ikonè prendono il posto di Kouamè e Barak.
  3. Primo tempo. Prima mezz'ora di nulla assoluto. Un paio di buche importanti della ditta Richardson - Pongracic per fortuna non fanno grandi danni ed un'azione di forza di Kean che con un tiro cross crea l'unico pericolo del primo tempo. Nel finale gli ungheresi trovano un'imbucata pericolosa e per fortuna il loro centravanti (di cui ignoro il cognome, perdonatemi) gioca a palla avvelenata con De Gea tirandogli forte addosso. Stessa cosa fanno altri suoi due colleghi prendendo in pieno difensori a caso che nel frattempo continuano a bucare qualsiasi intervento generando un "batti e ribatti" (cit. vecchio telecronista qualunque) che per fortuna non porta a danni a livello di risultato. Imbarazzante zero a zero alla fine del primo tempo.  
  4. Intervallo. "Fin quando loro 'uncapiscono che devono far gol invece che tirarci addosso ci s'ha speranze" unico commento possibile in attesa della ripresa.
  5. Secondo tempo. Al terzo minuto Golla (ripeto Golla) colpisce di testa dal limite e colpisce il palo esterno a De Gea immobile. Un minuto e su un cross dalla nostra fascia destra il loro attaccante (o comunque uno con la maglia bianca) riesce di nuovo a centrare De Gea da circa due metri, respinta di puro grande riflesso che finisce sulla traversa e poi su Ranieri: salvi per miracolo. Palladino opta per tre cambi ed entrano Comuzzo, Colpani e Kouamè. Su un rinvio alto Kean fa a sportellate con il diretto marcatore lo supera e punta la porta bel tiro abbastanza angolato e vantaggio insperato. E' l'interruttore che si spegne per il Puskas che ci prova più con i nervi e la confusione non riuscendo però a creare ulteriori grandi occasioni....e nemmeno piccole. Poi al 95' Ranieri perde la posizione con Colley e lo tira giù all'altezza dell'area piccola. Rigore e rosso (somma di ammonizioni) con Nagy che spiazza De Gea. 1 - 1.
  6. Supplementari. Mandragora prende il posto di Kean per gli ultimi trenta minuti. Dopo sette minuti del pts l'arbitro vede un giallo per Comuzzo passato inosservato un po' a tutto il mondo, già ammonito diventa il secondo rosso della gara. De Gea sulla successiva punizione ci mette due pezze ancora importanti. Al 110' rischiamo su un colpo di testa loro che finisce fuori di poco. Poco altro e si va quindi ai rigori. Noi siamo perfetti, cinque rigori su cinque e De Gea ci regala l'ennesima bella parata della sua serata e la vittoria.
  7. Commento. Vista la brillante programmazione societaria ed una condizione ancora "in divenire" queste sono partite dove (più del solito) ad essere fondamentale è solo il risultato finale. Il fatto di affrontare una squadra volenterosa e nulla più doveva semplificare il compito ed invece abbiamo prodotto poco o niente e gli unici eventi pericolosi li abbiamo subiti. Avevamo trovato il gol di Kean con una sua gran bella giocata ma non è bastata per non imbattersi in "BRUTTE CADUTE" e patire fino al decimo rigore successivo a centoventi minuti. Perfetti dal dischetto e con grinta nei supplementari le uniche due cose da salvare in questa serata. Oltre il gol di Kean e la partita di De Gea. Ed ovviamente la qualificazione, l'unica cosa che contava.
  8. I protagonisti. Primo tempo ed inizio ripresa horror con Pongracic ed Ikonè sugli scudi versione tragica. Nella ripresa importantissimo il gol di Kean e di ancora maggiore pesantezza le parate di De Gea. Ranieri tra i migliori (o meno peggio) fino al 95' ha buttato tutto nel cestino dell'umido con un errore gravissimo proprio sul finale. Sufficiente l'impatto dei cambi, molto meno quello dei titolari.
  9. Kappa in libertà. Un centrocampo che si regge su un giocatore ai margini/fuori rosa fino a metà agosto e che viene ceduto durante la partita è la fotografia perfetta del pressapochismo della gestione di queste prime quattro gare, due delle quali decisive per l'Europa. Ambiziosi. Probabilmente dalla quarta partita in poi. Speriamo.
  10. Takko aì giro - Spazio teNNico Bollins gestito. "...figurati c'è Ikonè...come si fa a sfangarla? Biraghi, Sottil....ma come si fa?....comunque non ce la facciamo, questi a studiare paiano me quando andavo a scuola...non ho parole, si ma con un paio di giocatori seri in più avresti vinto 1 - 4....mi sembra di sognare..."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account X @Kappaviola14 e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di "X" hanno deciso così:

IL MIGLIORE: DE GEA
Il peggiore: PONGRACIC

domenica 25 agosto 2024

Punticino

Campionato - 2 ^
FIORENTINA - VENEZIA = 0 - 0
GOAL: ----


KAPPAPAGELLE
Terracciano 6,5
Comuzzo 6 
Ranieri 6
Biraghi 5,5
Dodò 5,5
Amrabat 5,5
Richardson 6,5
Parisi 6 +
Kouamè 5
Barak 5
Kean 6
Colpani 5
Sottil 5,5
Mandragora 5
Quarta 6
Beltran 5,5
All. Palladino 5,5
Per la seconda di campionato arriva il Venezia, seconda neopromossa da affrontare in due giornate.
Ritorno al Franchi per il #KappaDeca di giornata.
  1. Amarcord. La partita ormai è quasi finita e la qualificazione alle semifinali sembra proprio irrimediabilmente persa, per di più contro una squadra in lotta per non retrocedere. 1-1 dopo lo 0-0 dell'andata e la contestazione, già presente, monta. Arriva però a partita finita l'occasione sperata. Rigore. Va sul dischetto Enrico Chiesa ma spara alto. Eliminati dal Venezia. Annata 99/00. Ps. in quell'anno la Fiorentina giocava la Champions e stava lottando per confermarsi comunque nelle prime sei (le uniche posizioni utili per un piazzamento europeo) e le curve erano in sciopero per la partita che poteva regalare la semifinale di Coppa Italia in contestazione per lo scarso rendimento della squadra.
  2. Formazioni. Il Mister cerca di dare un po' di riposo a qualche titolare provando una rotazione non eccessiva. In difesa gioca Biraghi come "braccetto" e Comuzzo dall'altro lato vista la squalifica di Pongracic. Nel mezzo esordisce Richardson e davanti trova la titolarità Barak accanto a Kouamè e dietro a Kean.
  3. Primo tempo. Il Venezia appare subito poca cosa e riesce a stento ad arrivare nella nostra area. Dopo un inizio a rilento noi riusciamo un po' a crescere nella parte finale del tempo con un paio di buone accelerate di Parisi sulla fascia che arriva anche il tiro (uno pericoloso) e con un Richardson che trovando fiducia trova anche un tiro pericoloso. Ma è soprattutto Kouamè che con un'acrobatica rovesciata crea il pericolo più grande. Finisce il primo tempo sullo zero a zero.
  4. Intervallo. "Chissà se riusciamo a non fare neanche un gol al Venezia..." ci si chiede tra il serio ed il faceto a fine primo tempo.
  5. Secondo tempo. Si riparte con un Kean volenteroso che propizia un paio di occasioni come assist man, sembra l'inizio di un assalto per trovare il gol della vittoria ed invece ci spengiamo ed i cambi non incidono per nulla. Anzi, nel finale il Venezia trova il modo di far fare bella figura due volte a Terracciano. Nel finale un tiro fuori di Biraghi è l'ultima (semi) emozione prima dello zero a zero finale.
  6. Commento. Non ci siamo. Partita grigia a tratti noiosa. "CI VUOL SUDORE E UN MINIMO DI CUORE SE NON VUOI LO ZERO A ZERO" cantava Liga, oggi sarebbero servite un minimo di idee e qualche capacità in più sotto porta. Troppo banali e troppo prevedibili abbiamo permesso ad un Venezia apparso molto modesto di chiudersi molto bene e non soffrire nemmeno troppo. E' solo l'inizio e serve ancora pazienza, certamente è un'occasione persa.
  7. I protagonisti. Bello l'esordio di Richardson, prima timido poi in crescendo. Apparsi ancora oggetti misteriosi i "sottopunta" vari in attesa di quello che dovrà essere il nostro crack (Gud). Conferma positiva per Comuzzo che può essere un'alternativa, volenteroso Kean che però con l'andare dei minuti si è un po' spento.
  8. Prossime tappe. Giovedì ritorno di coppa contro la fortissima squadra ungherese e poi la partita col Monza. Nel mezzo la fine del mercato. Tappe importanti prima della prima sosta per la nazionale. Andrebbero sfruttate al meglio.
  9. Kappa in libertà. Quando la società, a comodo eh, avrà finito di fare compravendite con i nuovi loro amici a strisce se si degnasse di completare questo mercato cercando di coprire le buche di questa rosa evidenti anche ai muri (nonché all'allenatore) ci farebbe cosa gradita. Se la richiesta non è di troppo disturbo ovviamente.
  10. Takko ai' giro - Spazio teNNico Bollins gestito. "...untuvedil'ora di entrare al nuovo Franchi vero?...untitengono, lo sapevo....comunque pensa che alla prossima potrebbe esserci anche Kostic...sensazioni positive....quest'anno si lotta, tu mi rammenterai..."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account X @Kappaviola14 e votate.

AGGIORNAMENTO

I votanti di "X" hanno deciso così:

IL MIGLIORE: RICHARDSON
Il peggiore: Barak

martedì 20 agosto 2024

Nei dintorni di Gaeta

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 605
Dopo un po' di tempo torno a mettere in fila un po' di scatti giusti per un post che possa fare da
"SOUVENIR CHE CI RIPORTERA' SOLO CERTI MOMENTI". Seguendo 
l'idea del Galga (marchio registrato - foto di viaggi) continuo a lasciare traccia delle zone visitate con la scelta di cinque foto che rappresentano - a mio giudizio - al meglio quanto visto.
La zona in questione è quella che si estende tra Formia - Gaeta - Sperlonga e le relative vicinanze. Bel mare e bel paesaggio, consigliabile soprattutto se si evitano periodi particolarmente presi d'assalto come giorni festivi e/o settimana di Ferragosto. Sperlonga una chicca da vedere, Gaeta molto "viva" ....anche troppo, la montagna spaccata il punto più bello da visitare.

Ecco la mia selezione, buona visione:

1 - Scauri - La spiaggia dei sassolini:
piccola baia dall'acqua limpidissima e dalla spiaggia ed il fondale di piccoli sassi

2 - Pastena - Le grotte di Pastena :
origine preistorica e tra i maggiori complessi speleologici del Paese con due rami: uno attivo inferiore ed uno fossile superiore

3 - Gaeta - Piazza Goliarda Sapienza:
murales e panchine a forma di libro dedicate alla scrittrice ed attrice italiana

4 - Sperlonga - passeggiata dalla vetta al mare:
parte alta dagli scorci panoramici e dalla sottostante spiaggia

5 - Gaeta - montagna spaccata:
promontorio sopra Gaeta con la particolare montagna divisa a metà
e la grotta sottostante (grotta del Turco)

sabato 17 agosto 2024

Punto d'agosto

Campionato - 1^
PARMA - FIORENTINA= 1-1
GOAL: Man, Biraghi


KAPPAPAGELLE
Terracciano 7
Quarta 5
Pongracic 4,5
Comuzzo 6
Dodò 6 +
Amrabat 5
Mandragora 5 +
Biraghi 6,5
Colpani 5,5
Kouamè 5
Kean 5,5
Ikonè 5
Parisi 6 -
Bianco 6
Kayode 6,5
Sottil SV

All. Palladino 6

Si riparte. Prima del solito, 17 agosto ed esordio al Tardini contro la ritornata in Serie A Parma. Si parte con il primo #KappaDecaViola edizione 24/25.

  1. Amarcord. Edmundo che parte dalla metà campo nostra si beve da solo mezza difesa del Parma (Thuram, Cannavaro, Sensini per intendersi) e "TRA PALCO E REALTA'" arrivato in area non lascia scampo a Buffon portandoci in vantaggio. Anno 97/98 direi. 
  2. Formazioni. Comuzzo è promosso titolare per la squalifica di Ranieri e l'assenza di alternative. Amrabat dopo un'estate da separato in caso ha in mano il centrocampo e davanti Kouamè è preferito a Sottil dato l'arrivo da poche ore di Gud. Sulla programmazione tecnica per la prima di campionato direi almeno rivedibili.
  3. Primo tempo. Partenza razzo da parte di entrambe le squadre: pressing ed un'occasione per parte con tiri da lontano. Poi nella parte centrale il Parma prende il sopravvento con una difesa ed un centrocampo viola che sbandano pericolosamente. Dodò e Quarta si fanno spostare dagli avanti parmensi poi palla a Man libero come l'aria al limite e piazza un tiro perfetto sul secondo palo: siamo sotto. Colpani avrebbe la palla del pari ma se la mangia mentre il Parma in un nuovo assalto trova sia un'occasione che viene salvata da Terracciano sia una traversa a colpo sicuro con Sohm. Ancora Bonny ci prova e per poco ci riesce ma viene ancora bloccato da Pietro nostro. Nel finale riprendiamo qualche metro ed avremo ancora un paio di occasioni ma Suzuki (!!!) respinge un tiro di Colpani e Kouamé/Kean non trovano lo spunto giusto.
  4. Intervallo. La considerazione dopo il primo tempo è "finiranno le energie eh?!?!? 'unpotranno andare a cinquecento all'ora tutta la partita no?".
  5. Secondo tempo. Meno aggressivo l'inizio del secondo tempo con però il Parma che su due pressioni su Pongracic e Quarta  riparte pericolosamente in contropiede poi stoppato prima del tiro. All'ora di gioco cambi del Mister che mette Parisi e Ikonè per Quarta e Colpani. A venti dalla fine, due tiri da lontano molto velleitari di Rolly e Dodò sono gli unici semipericoli che portiamo noi. Al 75' altri due cambi con l'ingresso di Bianco e Kayode. Pochi istanti dopo un'uscita sbagliata di Suzuki ci regala una punizione dal limite che Biraghi trasforma nell'occasione che aspettavamo, gran tiro sul secondo palo e pareggio agguantato. Il Parma sembra morto ma Pongracic decide di riaprire tutto facendosi espellere per il secondo giallo. A due dalla fine Cyprien si beve Parisi ed arriva a tu per tu con Terracciano ma calcia fuori incredibilmente. Nel finale su due pericolosi cross Kayode ci mette delle pezze importanti per farci portare a casa il punto del pari.
  6. Commento. Pareggio larghino dopo un primo tempo in cui avremmo meritato di "prendere" anche il secondo gol. Abbiamo avuto occasioni anche noi ma l'attacco è parso molto spuntato tanto che è servita una giocata su calcio da fermo per pareggiare. Quando la partita sembrava incanalata dalla parte nostra, l'abbiamo riaperta con una scellerata espulsione che solo per il gol divorato da Cyprien non si è trasformata in decisiva per la partita. Nei primi venti minuti viste alcune trame interessanti di gioco. Inizio così così,
  7. I protagonisti. Tutti da rivedere i nuovi acquisti con Pongracic decisamente in giornata no: prima non l'ha mai vista con Bonny poi si è fatto buttare fuori. Sufficiente l'esordio di Comuzzo, bella gara per il #KappaGiocatoreViola dell'anno scorso (Terracciano). Su Amrabat sorvoliamo per carità di patria.
  8. Prossime tappe. Giovedì comincia la sfida all'Europa con il preliminare contro tal Puskas Academia di cui ignoravo l'esistenza fino al sorteggio europeo. Direi "decisamente" alla nostra portata e molto meno "preoccupanti" del Parma aggressivo di oggi; cerchiamo di cominciare bene la stagione europea. La coppa resta di qualità limitata ma vediamo se al terzo giro diventa nostra. 
  9. Kappa in libertà. Kean si è vestito da Nzola per non far sfigurare l'annata appena disputata dal suo predecessore. Lodevole iniziativa. Meglio se resta "una tantum" o meglio ancora episodio unico. 
  10. "Takko ai' giro" - Spazio teNNico Bollins gestito. "...siam ripartiti bene direi....muah....menomale te tu sei positivo....guarda il tuo capitano....Dodò invece iolaeee....brodino con questa stagione....il top...."
ps. da quest'anno il migliore ed il peggiore li decidete voi. Lancerò ogni volta il sondaggio dove potrete votare voi per le due categorie ed alla fine dell'anno stabilire il TOP ed il FLOP dell'anno. Collegatevi al mio account X @Kappaviola14 e votate. 

AGGIORNAMENTO

I votanti di "X" hanno deciso così:

IL MIGLIORE: TERRACCIANO - DODO'
Il peggiore: Pongracic - Kouamè - Quarta

venerdì 16 agosto 2024

Per chiudere il 23/24....

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 604

Come ogni anno, prima del via della nuova stagione Viola, chiudo la stagione precedente con la proclamazione del KappaGiocatoreViola.
Il premio del blog viene assegnato ogni anno a quel calciatore della Fiorentina che in base ai miei voti alle partite viste risulterà avere la media più alta. Qui (clicca) potete trovare come sono andate le passate edizioni.
Per l'edizione numero tredici ad essere analizzata è stata la stagione 2023/2024, l'ultima dell'era Italiano.
"Annata" che ci ha visto "SEMPRE LI' LI' NEL MEZZO" a provare a portare a Firenze un trofeo che manca da una vita e che anche questa volta è sfumato a pochi minuti dalla fine della finale, stavolta addirittura dei tempi supplementari dell'ultima gara europea. Un campionato che ci ha visti raggiungere la nuova Europa per la prossima stagione ottenendo un ottavo posto che è valso la qualificazione europea grazie ad un allargamento del plotone dei partecipanti e dopo trentotto partite vissute tra alti (di più) e bassi (meno ma presenti in buon numero).
La qualità degli avversari europei come per la precedente edizione ha agevolato il percorso in Conference fino alla finale dove siamo mancati clamorosamente tornando sconfitti da una sfida contro una squadra AMPIAMENTE alla nostra portata. In Coppa Italia infine siamo arrivati ad un passo dalla finale, sconfitti dall'Atalanta nella semifinale di ritorno dopo essere arrivati anche qui a pochi minuti dai supplementari ed averla discretamente buttata via all'andata.
Chiudendosi la stagione si è chiusa anche la storia del Mister a Firenze. Con pregi e difetti ha portato questa squadra tre volte su tre in Europa pur acchiappandola dal settimo e dall'ottavo posto. Tre finali, tutte perse ma per me, come detto anno scorso, il suo più grande merito è quello di aver dato - ad una squadra che non l'aveva nemmeno lontanamente - identità e gioco. Sbagliando, spesso anche tanto, ma anche costruendo. Senza farne un fenomeno gli dico grazie. Ma credo che sia giusto, dopo tre anni e senza la voglia di fare uno scalino ulteriore alle nostre ambizioni, cambiare gestione.
Tornando alla stagione appena terminata, il vincitore del mio personale trofeo è....a sorpresa....
Pietro Terracciano
che trova la vittoria dopo una stagione costante senza troppe sbavature e diverse prestazioni da migliore in campo (e salvatore della baracca). Seguono Jack, Ranieri e Nico tutti vicini tra loro ma lontani dal vincitore. Nel dettaglio (con separati i giocatori con meno di 15 gare):
Da notare che i giocatori sufficienti risultano nove e che la media dei voti di ogni singolo (relativamente quindi il numero elevato di partite) ha abbattuto la qualità di alcune prestazioni e/o valutazioni stagionali. Penso a Kayode e Quarta sicuramente da valutare meglio del sei risicato con cui risultano in graduatoria.
Per quanto riguarda invece le prestazioni da migliori in campo (e peggiori) anche qui il "gruppo di testa" è molto simile ed anche qui il vincitore è:

Pietro Terracciano che viene imitato (nella categoria dei peggiori) da Ikonè, entrambi con otto partite come "top" o "flop".
Il portierone viola succede a Jack Bonaventura che poteva salutare con la doppietta di vittorie del trofeo ma che invece si ferma al secondo posto della graduatoria stagionale (sia per voti che per numero di volte migliore in campo).
Complimenti quindi a Terracciano ....e che la nuova stagione abbia inizio....

sabato 3 agosto 2024

Menomale. Per fortuna. Finalmente

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 603
Menomale. Per fortuna. Finalmente.
L'opinione pubblica e le istituzioni, con a capo addirittura il presidente del consiglio, finalmente sono scesi in campo con forza ed alzando la voce per denunciare uno scandalo perpetrato ai danni di una donna. Colpita duramente da un uomo. Violenza inaccettabile e quindi denunciata in modo chiaro e netto.
Ora, si potrebbe obiettare che la cosa è accaduta in un ring olimpico con guantoni e caschi sportivi ed ha scatenato l'inferno mentre quando succede ogni giorno per strada o tra le mura domestiche senza regole sportive e portando spesso a danni permanenti o morti si sollevano molte meno voci e molto meno incisive. Ma il senso di un uomo che picchia una donna è comunque e sempre da condannare.
Che poi guardando e leggendo bene non proprio un uomo, sembra. Almeno non per la suddetta presidente che parla di "atlete con caratteristiche genetiche maschili" mentre tutti intorno a lei continuano ad inveire contro un "uomo che prende a pugni una donna". Bisognerebbe si allineassero. Perché così facendo poi chi "NON E' VENUTO NELLA VOSTRA POLAROID" , non ha seguito la cosa e non ci capisce granché potrebbe andare a cercare le informazioni per provare a dipanare i nodi di questo evento. 
Così è accaduto a me. Non riuscendo a seguire la "polemica del giorno" sono andato a cercare di approfondire i fatti e mentre lo facevo dentro me mi chiedevo: "ma come la penso davvero io rispetto ad una persona transessuale o in transizione che gareggia in una categoria dove le rivali possono essere per natura con caratteristiche più deboli?". E non ho trovato immediatamente una risposta.
Ma non è servito interrogarsi a lungo visto che è bastato leggere come stanno le cose per capire che il dubbio (almeno in questo caso) non si pone. Imane Khelife, il violento uomo accusato di non poter gareggiare contro atlete donne, è in realtà una donna. Nata tale e cresciuta così. Ha gareggiato da sempre nelle categorie femminili, vincendo e perdendo, fino ad una decisione dell'associazione internazionale di boxe (IBA) che l'ha esclusa dagli ultimi mondiali perché i risultati degli esami medici non rientravano nei criteri di accesso. Squalificata, come del resto la stessa IBA che per scandali amministrativi e di corruzione non è riconosciuta dal CIO (comitato olimpico internazionale). Livelli di testosterone al centro dell'attenzione invece per la Khelife, che il CIO garantisce essere stati nei limiti ammissibili secondo i controlli pre olimpici e che la stessa atleta gareggia nella categoria femminile perché, strano eh, donna dalla nascita e da sempre appartenente quindi a quella categoria. Monitorati i livelli (che possono essere sballati da problemi di salute come da altri motivi) non c'è altro da segnalare.
Quindi, polemica inutile ma soprattutto caso inesistente.
Il ritiro dell'avversaria, l'italiana Angela Carini, ha però dato nuovo fiato a tutti che urlano all'ingiustizia sportiva. Ovviamente solo perché c'è un'italiana di mezzo. E chi meglio di un presidente del consiglio donna, che si fa chiamare al maschile e da quando è al governo ha prodotto solo iniziative peggiorative verso le stesse donne, per esaltare questa ingiustizia? L'atleta italiana per me, come tutti quelli che partecipano alle Olimpiadi, ha già vinto essendo lì: nel più grande evento sportivo che mette in risalto meriti sportivi e li porta sull'altare. Poi c'è chi arriverà anche alle medaglie e/o a record ma tutti quelli che sono riusciti ad arrivarci, a Parigi, hanno vinto. Il suo ritiro fa parte appunto dello sport ed è dovuto al fatto che ha incontrato qualcuno più forte di lei in quel momento. Come era successo ad Imane nell'Olimpiade di Tokyo quando ai quarti venne eliminata perdendo nettamente contro la sua avversaria. Lì non si ricordano però interventi della Meloni - e di mille altri eletti pensatori ed illuminati politicanti del nulla - ad ergersi paladini dell'atlete sconfitte ingiustamente da chi più forte di loro. 
I controlli olimpici ci sono e ci saranno e se Imane - come chiunque altro - risulterà fuori dai limiti previsti e quindi irregolari scatteranno le sanzioni e le squalifiche, la squalifica a Seul88 di Ben Johnson e del suo record nella gara principe dell'atletica dovrebbe dire qualcosa a tutti. Fino ad allora si è solo buttato via tempo, fiato e sudore in una polemica basata su un fatto inesistente. Evidentemente certa gente ha tempo da buttare e non soffre il caldo.