domenica 10 agosto 2025

Letture estive

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 655

Riprendo pari pari un post "ferragostiano" di qualche anno fa e lo rinnovo oggi in vista delle possibili letture estive.

Per Ferragosto un consiglio di lettura. Anzi più di uno con un unico comune denominatore.  Prendo spunto dalla mia pagina delle pubblicazioni per consigliarvi qualche ebook, libro, storia o racconto. Se volete un ebook sulla passione calcistica e/o un romanzo con alla base amicizia/musica/passione/sogni e/o un breve racconto sulla cura degli altri e/o una storia legata a concerti dalle occasioni bagnate e/o ad una fotografia romantica di Firenze vista da una curva speciale e compresa in un album più completo, trovate qui un riassunto delle occasioni a vostra disposizione.
Perché "SONO SEMPRE I SOGNI A DARE FORMA AL MONDO" e qui qualcuno dei miei si è avverato. Buon Ferragosto e dopo aver sfogliato il mio menù fatemi sapere il vostro parere.


IL MIO PRIMO ROMANZO
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IL MIO PRIMO LIBRO
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Il mio racconto "La prima volta che Firenze si è presentata"
è contenuto nel libro "La prima volta a Firenze"
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Il mio racconto "L'ULTIMO SGUARDO"
apre la raccolta
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IL MIO RACCONTO 
pubblicato dall'associazione culturale Writin'
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Le mie pubblicazioni al completo

sabato 2 agosto 2025

Quarantacinque anni fa, adesso

#KdL - KIAVE di LETTURA n° 654

Ci sono date, come quella di qualche settimana fa relativa all'anniversario della strage di Via d'Amelio (clicca qui), che a distanza di anni fanno ancora più rumore.
Una di queste è l'anniversario di oggi, che ricorda come "BOLOGNA HA NEL CUORE UNA VECCHIA STAZIONE E CANZONI D'AMORE DEL DOPO".
Quell'orologio fermo che oggi gira come immagine un po' ovunque ha da sempre una potenza particolare, accentuata con il trascorrere del tempo dalla rabbia sorda per qualcosa di davvero inspiegabile, triste e tanto tanto tanto doloroso.
Mamma mi raccontava sempre che quando è successo e lei avevamo sentito la notizia alla piccola tv della casa di campagna le se era gelato il sangue immaginando tutte quelle persone che cominciavano ad essere annunciate come vittime. Quando è capitato di sentire i nomi delle vittime nei giorni della commemorazione sono venuti alla mente i loro percorsi, immaginate le loro storie, rivissuto il gelo di un Paese sconvolto da quella strage.
45 anni - 85 morti - 200 feriti. Ogni numero oggi pesa un po' di più. Ogni numero oggi ferisce molto di più. Ogni ricordo non deve scolorire. Ogni responsabile (diretto e meno) deve essere ben ricordato come la sua origine. Ogni vittima ed ogni familiare deve essere rispettato nel ricordo e nel percorso dello stesso. Ogni due agosto ed ogni giorno.
Oggi di più.